Roma, 22 agosto -N.R.- Il Comitato esecutivo del Consiglio dei deputati di Mosca ha vietato con una motivazione da anni stalinisti, con stile stalinista (le "cosiddette" "Unione Democratica" e "Associazione Radicale per la Pace e la Libertà), la manifestazione in occasione (e contro) dell'anniversario degli infami patti "Ribbentrop-Molotov". Fra i quattro destinatari del divieto, la compagna radicale, membro del Consiglio Federale del PR, Eughenja Debranskaya.
Stesso divieto è stato comunicato ai radicali di Leningrado. Notizie Radicali allega la fotocopia del testo di divieto, in caratteri cirillici, e la traduzione in italiano.
A questo riguardo il Primo segretario del PR Sergio Stanzani ha dichiarato:
"Da nonviolenti, che coniugano la doverosa prudenza con il dovere di non subire ordini ingiusti e illegali, i radicali sovietici (e italiani: sono presenti a Mosca Antonio Stango, segretario federale del PR, e Marino Busdachin della segreteria del Partito) decideranno stasera o domani come rispondere al divieto di manifestare contro i patti Molotov-Ribbentrop, che il PR ha costantemente negli anni e decenni passati indicati come discriminante conclusiva di un giudizio storico e politico per i democratici di qualsiasi famiglia.
Nello stesso tempo, devo constatare che l'ipotesi di ignoranza burocratica come spiegazione del mancato visto ai nostri compagni sovietici per il C.F. rischia di non esser valida. Se le autorità conoscono bene la nostra compagna Debranskaja, ufficialmente, tanto da indirizzare a lei i divieti a manifestare liberamente, dobbiamo avanzare ora l'ipotesi che ci si trovi dinanzi ad un caso di deliberato ostracismo politico. Ed in tal modo si potrebbe anche interpretare il silenzio della stampa sovietica, su tutti questi eventi, e sullo sciopero della fame di Marco Pannella".
Marco Pannella, per suo conto, ha dichiarato:
"Persisto nel ritenere che ci troviamo di fronte ad un confronto ed a uno scontro, fra gorbacioviani e antigorbacioviani, a partire da un fatto inizialmente marginale, ma che in tal caso cessa di esserlo.
Mi auguro che la RAI-TV, e la stampa italiana non continuino a collaborare, mobilitati come sono, tranne eccezioni, a non far conoscere i termini e la storia della questione.
Come, d'altra parte, le gaglioffate cecoslovacche della RAI-TV confermano insopportabilmente".
ALLEGATO
IL CONSIGLIO DEI DEPUTATI DI MOSCA
IL COMITATO ESECUTIVO
A: Novodvorskya V.I.
Zarkov I.S.
Debranskaja E.
Eliovic A.
Il Comitato Esecutivo di Mosca ha esaminato le Loro richieste relative allo svolgimento, il 23 agosto 1989, di un comizio sulla Piazza Puskin a Mosca e ha deciso di non soddisfarle, poichè l'azione programmata, come risulta dalle Loro dichiarazioni, non corrisponde al dettato dell'articolo 50 della Costituzione sovietica, tale azione è volta alla destabilizzazione della situazione politica e può provocare il turbamento dell'ordine pubblico nel centro della città.
Conformemente all'articolo 6 del Decreto del Presidium del Soviet Supremo dell'Urss (" Ordine dell'organizzazione e dello svolgimento dei comizi, delle marce e delle manifestazioni nell'Urss) il Comitato Esecutivo del Consiglio di Mosca ha proibito alle persone, componenti le cosidette "Unione Democratica" e "Associazione Radicale per la Pace e la Libertà", di organizzare e svolgere il comizio sulla piazza Puskin a Mosca.
Alla Direzione Generale degli Interni e alla sede dei volontari ausiliari della polizia è stato affidato il compito di provvedere al mantenimento dell'ordine sulla Piazza Puskin.
Il Segretario del Comitato
Esecutivo del Consiglio di Mosca
Y.A. Vinogradov
PANNELLA AL TERZO GIORNO DI DIGIUNO. PERCHE'? NON IMPORTA ALLA STAMPA E AI SUOI LETTORI ? DOMANI, A MOSCA, I RADICALI DOVRANNO ESSERE ARRESTATI NEL TOTALE SILENZIO DELLA STAMPA ITALIANA, PER TROVARE UNA BUONA "RAGIONE" PER NON LASCIARLI VENIRE A ROMA AL CONSIGLIO FEDERALE DEL PR ?