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Agora' Agora - 26 agosto 1989
PRAGA: ARRESTI IN SEGUITO ALLE MANIFESTAZIONI PER L'ANNIVERSARIO DELLA PRIMAVERA DI PRAGA DI LUNEDI' SCORSO. "LE MONDE" DI OGGI ANNUNCIA CHE TRA GLI ARRESTATI TUTTORA NON RILASCIATI CI SONO DUE MEMBRI DELLA FIDESZ, L'ORGANIZZAZIONE DEI GIOVANI DEMOCRATICI UNGHERESI, TAMAS DEUTSCH, MEMBRO DELLA DIREZIONE, E GYORGY KERENYI, MILITANTE.
DICHIARAZIONE DI OLIVIER DUPUIS, SEGRETARIO FEDERALE DEL PR.

Roma, 26 agosto-N.R.- Il quotidiano parigino riportando una dichiarazione del portavoce del governo cecoslovacco di giovedì 23 agosto, afferma che i due militanti sono stati accusati di disturbo dell'ordine pubblico. Tamas DEUTSCH è accusato di avere distribuito dei volantini, Gyorgy KERENYI di avere preso la parola sulla piazza Venceslas per chiedere ai Cecoslovacchi di perdonare agli ungheresi la loro partecipazione all'intervento militare.

Con il rilascio di tutti gli altri stranieri e di tutti i cecoslovacchi arrestati prima, durante e dopo le manifestazioni, sono rimasti in carcere solo questi due ungheresi.

Olivier Dupuis, segretario federale del P.r., a questo proposito ha dichiarato:

"Conosco personalmente Tamas Deutsch, dirigente di punta dell'organizzazione dei giovani democratici ungheresi oltre che personalità molto simpatica. Fu tra i primissimi a dare una mano concreta al P.r quando, prima ancora che ricevessimo il permesso da parte delle autorità ungheresi per poter svolgere il nostro congresso a Budapest, egli si impegnò perché la Fidesz firmasse il documento di sostegno delle opposizioni ungheresi alla nostra richiesta. Con la sua partecipazione attenta ai lavori del nostro congresso dimostrò anche il suo interesse e la sua simpatia per il Partito radicale transnazionale. Il fatto che sia rimasto in prigione con un solo altro membro della Fidesz ci sembra un gesto quanto meno 'simbolico' da parte delle autorità cecoslovacche. Nel caso in cui esse dovessero confermare, con la sentenza attesa in queste ore, questo atteggiamento selettivo nei confronti di esponenti democratici di un paese vicino, in pieno processo di riforma democratica, il Partito radicale non potrebbe non prender

e nuove e risolute iniziative nonviolente, in Cecoslovacchia e fuori dalla Cecoslovacchia."

 
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