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Agora' Agora - 26 agosto 1989
ANTIPROIBIZIONISMO: "LA DRAMMATICITA' DEI FATTI COLOMBIANI, IN QUANTO CONSEGUENZA DELLA STRATEGIA DI 'GUERRA ALLA DROGA', DOVREBBE INDURRE AD UNA RIFLESSIONE POLITICA ED AD UNA BEN DIVERSA DECISIONE MENTRE IL NOSTRO CAPO DI GOVERNO COGLIE L'OCCASIONE PER IMPRIMERE UN'ACCELERAZIONE ALLA POLITICA PUNIZIONISTA." DICHIARAZIONE DI LUIGI DEL GATTO, SEGRETARIO DEL CO.R.A..

Roma, 26 agosto -N.R.- Il segretario del Coordinamento Radicale Antiproibizionista (Co.R.A.), Luigi Del Gatto, ha dichiarato:

"Quando il Capo del Governo afferma 'non facciamo la fine della Colombia', allora si rivela in tutta la sua acritica immediatezza il significato della strategia della 'Guerra alla droga', inventata per introdurre i meccanismi dei controlli sociali all'interno e per stabilire le sfere di influenza all'esterno dell'America.

Laddove la drammaticità dei fatti colombiani, in quanto conseguenze della strategia bellicista, dovrebbe indurre finalmente ad una riflessione politica e ad una ben diversa decisione, il nostro capo del Governo coglie l'occasione per imprimere l'accelerazione alla domestica politica punizionista.

D'altra parte come si può sperare nella necessaria svolta che solo dall'Europa potrebbe venire, se il capo del Governo italiano non sembra trovar di meglio che far visite a Comunione e Liberazione e a pagar tributi a S.Patrignano ? E' una comicità che appare davvero spudorata a fronte della tragedia dell'America Latina. Così l'Italia non può che essere subalterna alla politica americana e non rimane che sperare nelle possibilità democratiche di quel Paese. Ne è riprova la baldanza dello stesso Muccioli, che non riesce a trovare nessun limite, mancando quello autocritico, alle sue balordaggini: dai giudizi sul '68 alle definizioni della libertà, alla prosopopea dei valori, dei suoi valori paternalistici, arrivando ad annunciare una manifestazione romana contro la cultura antiproibizionista, a sostegno delle politiche punizioniste.

Anche se è vano parlare ai sordi, ripetiamo per i tanti Muccioli che le 'proposte antiproibizioniste' rappresentano finora l'unica via concreta che mira a togliere ai narcotrafficanti il governo della 'roba', mentre le proposte proibizioniste della 'cultura punizionista' sono documentatamente quelle confluenti con gl'interessi dei mercanti di droghe."

 
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