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Agora' Agora - 26 agosto 1989
MOSKOVSKAJA PRAVDA: "IL PARTITO RADICALE TRASNAZIONALE CHE CHIAMA ALLA CROCIATA CONTRO IL GOVERNO E CONTRO LA PERSECUZIONE DELLE PROSTITUTE, DEI DROGATI E DEGLI OMOSESSUALI. LIBERTA' FIN SOPRA I CAPELLI!" ECCO L'ARTICOLO DEL GIORNALE DEI COMUNISTI DI MOSCA APPARSO IL 25 AGOSTO SULLE MANIFESTAZIONI DELLA ASSOCIAZIONE RADICALE E DELLA UNIONE DEMOCRATICA

Roma, 26 agosto - Nr - Ecco il resoconto del giornale di Partito Moskovskaija Pravda, sui fatti relativi alla manifestazione organizzata della associazione dei radicali sovietici e dell'associazione Unione democratica.

Il 23 agosto, verso le 19 della sera, all'incrocio di via Gorki con i viali di Circonvallazione, cominciò la confusione.

La gente non riusciva a raggiungere la metropolitana; le stazioni Pushkinskaja e Gorkovskaja erano chiuse; le griglie metalliche bloccavano i sottopassaggi e separavano i marciapiedi della strada. Era impossibile arrivare alle fermate dei filobus.

Oltre a ciò, a quell'ora terminava la proiezione del cinema Rossja da dove uscivano centinaia di persone inondando la piazza intorno all'edificio.

Appunto questa confusione faceva il gioco dei leaders della "Unione democratica", che avevano tentato di organizzare in piazza Puskin, il solito comizio non autorizzato.

In ogni caso era impossibile definire "comizio" questa mischia che coinvolgeva un mucchio di duemila ficcanaso, benché - come ha dichiarato il leader dell'Unione democratica - si dovessero tenere dei discorsi appassionati per smascherare il noto patto Molotov-Ribbentrop. Gli "oratori" si arrampicavano sui lampioni e sulle cabine telefoniche lanciando i soliti slogans deliranti sul totalitarismo e sulla prepotenza del KGB, che ottenevano subito gli applausi della claque dispersa nella folla:

»Vergogna, vergogna! gridavano.

Ma cosa avrebbero potuto dire di più in relazione al patto i membri dell'U.D. che non abbia già detto con molta franchezza la stampa? Niente!

Del resto la condanna del patto era solo un pretesto per fare pubblicità a se stessi:» Ecco quanti sostenitori abbiamo! .

Uno di noi ha telefonato ad un ex membro dell'Ud, che adesso fa il giornalista indipendente. J. Mitjunov :

"Perché per la manifestazione non é stata scelta la Piazza di Luzhniki, apposta riservata per questo scopo, dove non c'é tanto traffico né tante istituzioni pubbliche?"

La risposta é stata molto franca :» Il nostro obiettivo é quello di attrarre l'attenzione delle masse e non siamo disposti a cedere alle autorità la piazza attorno al cinema Rossija, essendo da tempo un tradizionale luogo di manifestazioni .

Ecco tutto, né più, né meno. Inoltre potremmo aggiungere che si trattava non solo di attrarre l'attenzione ma anche di provocare tumulti e di costringere la polizia a prendere misure severe. Abbiamo visto con i nostri occhi, come dalla folla trattenuta dalla polizia balzavano sulla strada, quasi sotto le ruote dei pullman della polizia e dei trasporti pubblici, persone eccitate che tentavano in ogni modo di attrarre l'attenzione.

Mitijunov, sospira con sdegno: »Mi ha chiamato dall'ospedale il membro dell'Ud, Valadjmie Matvejev, un ragazzo mite al quale una macchina della polizia, andando a tutta velocità, ha tolto un dito

Da quale ospedale ha chiamato? Non l'ha detto.

Non era questo ragazzo "mite" fra quelli che letteralmente si scagliavano contro le vetture che comunque si muovevano lente come le tartarughe?

Per contro, il fatto certo e compiuto é che é stato ferito alla testa con un oggetto contundente il capitano della polizia V. Teterin.

La folla minacciava di diventare non controllabile: »Fino all'ultimo momento abbiamo trattato per non usare la forza dice il capo della sezione "Mantenimento dell'ordine" del comitato esecutivo di Mosca, Maggiore-generale della polizia G.Postojuk: »Ci siamo ricorsi solo per l'emergenza, non tollereremo i tumulti nella città .

Possiamo ringraziare la polizia per il fatto che nessuno sia stato ferito malgrado le invettive e le dichiarazione provocatorie che eccitavano la folla. E' stato necessario arrestare gli "oratori" più zelanti. Secondo i dati in nostro possesso sono 75; tra loro vi sono V. Novodvorskaia e E. Debranskaija. La prima é la leader dell'Ud, la seconda l'organizzatrice, per così dire, della sezione moscovita del Partito radicale trasnazionale, che chiama alla crociata contro il governo nonché contro le persecuzioni delle prostitute, dei drogati e degli omosessuali.

La libertà fin sopra i capelli!

Non c'é da stupirsi che una leader dei trans-radicali italiani, nota sex bomba, abbia già dichiarato nel suo parlamento che difenderà i diritti delle prostitute con ciò scandalizzando il mondo civile.

Probabilmente non é capitato a caso tra i nostri transradicali un cittadino italiano, Antonio Stango che reggeva in mano un manifesto in lingua russa che gli hanno gentilmente teso i "colleghi" di Mosca: "Non voglio vivere in un Paese totalitario". Adesso alcuni vorrebbero divagare sul carattere internazionale del comizio, Come no! Un "vero" italiano é stato presente alla manifestazione che molto probabilmente non capiva cosa aveva nelle mani e perché.

Raduni spontanei e ripercussioni del comizio, si sono verificate anche in viale Tverskvoij.

Molti passanti alzavano le spalle: »questi non leggono i giornali, sono pieni di astio intransigente nei riguardi di tutte le cose positive che stanno accadendo nel paese grazie la Perestroika . Alzavano le spalle e se ne andavano.

 
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