Roma, 30 agosto -N.R.- Intervistato da Radio Radicale sulla eventualità della costituzione di una lista "Ernesto Nathan" per le elezioni amministrative a Roma, Vittorio Emiliani, giornalista ed ex direttore del Messaggero, ha dichiarato:
"In un momento così basso per la vita politica romana, il richiamo alla Giunta Nathan è certamente molto intelligente; ha quella serietà, quella onestà, quel riformismo serio e fondato a cui credo ci si debba rifare se si vuole dare a Roma un governo all'altezza di 'Roma Capitale'. La Giunta Nathan aveva alle spalle un grande laboratorio politico che era radicale, repubblicano, democratico progressista che creò uno straordinario collegamento con la cultura urbana europea e che non si è più verificato a Roma. Devo dire che negli ultimi anni non sono mai stato granché d'accordo con Marco Pannella, ma questa volta devo dire che la sua è una idea di alto profilo che forse ha la sola sfortuna di venire dopo la sconfitta del polo laico alle elezioni europee. Se non ci fosse quella sconfitta alle spalle, la Lista Nathan avrebbe potuto avere delle chances molto interessanti. Una lista, come ha ben detto Marco Pannella, non tanto contro una certa DC e una certa Roma, ma per Roma, per una Roma finalmente moderna ed eu
ropea.
E' un'idea che, se sviluppata in modo serio attorno ad un forte programma, potrebbe mettere in crisi una certa burocrazia partitica che ancora caratterizza gli atteggiamenti del PCI e del PSI. I partiti laici minori mi sembrano molto preoccupati dai loro problemi di sopravvivenza, mentre dovrebbero cercare di rilanciarsi 'alla grande', rinunciando a piccoli egoismi di partito, e tentando una grande coalizione su grandi temi.
Il tempo non è molto, perché questa idea necessita di una certa elaborazione, perché possa rompere la gabbia partitica che rischia di deprimere sempre più la vita amministrativa di Roma e delle altre città italiane."