Roma, 30 agosto -Nr- Marino Busdachin che era a Mosca insieme ad Antonio Stango quale inviato del Partito radicale per ottenere i visti dei compagni sovietici, non era stato fatto salire sull'aereo con il quale é stato "imbarcato" Stango ed é stato irrintracciabile per 24 ore anche per il Ministero degli Esteri che non é riuscito ad avere nessuna notizia neppure attraverso l'ambasciata italiana a Mosca. Marino Busdachin, "imbarcato" nel pomeriggio di ieri ha dichiarato:"Il mio allontanamento forzato da Mosca da parte di agenti dell'Ovir o del KGB, non lo so, é stato assicurato con precisione e fermezza militari. Sono rimasto sequestrato dal momento del mio mancato imbarco alle ore 19 del giorno 28, fino al mio imbarco forzato di martedì 29 alle ore 14. Sono stato prima bloccato in uno spazio doganale dell'aereoporto, eppoi in un albergo per stranieri in transito, senza mai avere la possibilità di fare una sola telefonata, neanche all'Ambasciata italiana. Per assicurarsi che lasciassi il suolo sovietico mi ha
nno fatto dormire chiuso a chiave in una stanza con un agente del KGB, sotto controllo strettissimo per tutto il tempo fino all'imbarco. A parte il sentimento di disagio e anche un po'' di paura, mi dispiace di non aver potuto, in quelle ore, fare nulla per seguire i visti dei compagni sovietici."