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Agora' Agora - 13 settembre 1989
DROGA: "UBRIACATURA DEMAGOGICA, FALSI EFFETTI MIRACOLISTICI E MAGGIOR FORZA AI NARCOTRAFFICANTI: QUESTI I RISCHI DELLA TERAPIA ANDREOTTI-CRAXI. MA MOLTO DIPENDE DA PARLAMENTO, PARTITI E SOPRATTUTTO ORGANI DI INFORMAZIONE".
DICHIARAZIONE DEI PRESIDENTI DEI GRUPPI FEDERALISTI EUROPEI DI CAMERA E SENATO, CALDERISI E SPADACCIA.

Roma, 13 settembre -N.R.- In merito al dibattito in corso al Senato sulla nuova legge sulle tossicodipendenze, i presidenti dei gruppi Federalisti Europei di Camera e Senato, Giuseppe Calderisi e Gianfranco Spadaccia hanno dichiarato:

"Domani comincia al Senato nelle Commissioni riunite Giustizia e Sanità la fase conclusiva del dibattito sulla nuova legge sulle tossicodipendenze. Purtroppo la discussione sul testo messo a punto dal Comitato ristretto avverrà in un clima caratterizzato da una vera e propria ubriacatura demagogica e avvelenato da una forsennata campagna a senso unico rivolta ad illudere la gente sugli effetti miracolistici delle nuove terapie repressive ed a criminalizzare tutti gli oppositori.

Un giornale romano non ha esitato nei giorni scorsi a presentare gli antiproibizionisti come alleati dei narcotrafficanti quando dovrebbe essere evidente a tutti che ciò che ci muove è proprio la convinzione che sia il proibizionismo - consentendo di trarre immense possibilità di profitto da merci di per sè di scarso valore - l'invincibile molla che assicura forza, potere e ricchezza crescenti alla narcocrazia internazionale.

Le nuove misure punitive e repressive rafforzeranno l'habitat di clandestinità e complicità in cui si diffonde il narcotraffico, allontanando i tossicodipendenti dalle strutture pubbliche e gettandoli ancora di più nelle mani della mafia e degli spacciatori. Importanti decisioni stanno comunque per esser prese nelle prossime settimane e nei prossimi mesi. Si tratta di decisioni che avranno importanti ripercussioni sull'intera società e sugli apparati pubblici dello Stato.

Ciò che chiediamo è che ognuno possa assumere le proprie responsabilità in un dibattito limpido e chiaro, scevro da terrorismo ideologico. Molto dipende dal parlamento e dalle forze politiche. Ma molto dipende dagli organi di informazione e dalla loro correttezza. Ci auguriamo, per esempio, che possa mutare il comportamento tenuto fino ad oggi dagli organi del servizio pubblico radiotelevisivo che hanno scambiato, evidentemente, il loro compito di informazione ed anche di dibattito con un dovere di propaganda di parte che ad essi non compete."

 
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