Strasburgo, 14 settembre -N.R.- Marco Pannella ha dichiarato:
"Non vorrei che alle elezioni romane si dovesse denunciare che oltre alle acque, all'atmosfera, all'ambiente sia stato rubato a tutti anche il sole, il sole che ride.
Mi auguro che al gruppo dei tre salernitani si risponderà come gli elettori verdi del Sud hanno inequivocabilmente già risposto alle europee, se dovessero insistere a dar forza, potere e arbitrio ad un gruppuscolo di interessati burocrati e dei loro eventuali alleati, legati ad interessi finanziari e clientelari delle 'forze' governative; mi auguro che tutti ci si mobiliti per proporre all'elettorato gli altri volti e le altre storie dell'ambientalismo, ivi compreso quello 'civico, laico e verde', se il 'sole che ride' fosse così in campo.
Le operazioni di linciaggio e di eliminazione di Gianfranco Amendola, con il quale non ho certo condiviso scelte pur significative compiute in un recente passato, in nome di principi di incompatibilità e di rotazioni che una volta per tutte Rosa Filippini aveva denunciato e condannato non molto tempo fa, sono semplicemente indecorose e irresponsabili.
Chiunque, in queste condizioni, desse in appalto a comportamenti e interessi di tal natura il simbolo del 'sole che ride' ne sarebbe l'affossatore: a Roma, occorrerà che siano gli elettori a giudicare chi ne merita, in futuro, l'uso e la rappresentanza."