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Agora' Agora - 14 settembre 1989
FONDI TERREMOTO: CALDERISI CHIEDE ALLA IOTTI L'AVVIO EFFETTIVO DELLA COMMISSIONE D'INCHIESTA SUI FONDI DEL TERREMOTO.

Roma, 14 settembre -N.R.- Questo il testo della lettera del capogruppo Federalista Europeo di Montecitorio, Peppino Calderisi, con la quale chiede alla presidente Iotti l'immediato avvio della Commissione sull'utilizzo dei fondi per il terremoto.

Signora Presidente,

le Camere hanno approvato il 30 marzo scorso la legge istitutiva della Commissione parlamentare d'inchiesta sugli "interventi per la ricostruzione e lo sviluppo dei territori della Campania e della Basilicata colpiti dai terremoti del 1980 e 1981". Il terzo comma dell'articolo 1 della legge affida ai Presidenti delle Camere la nomina del Presidente della Commissione (al di fuori dei suoi quaranta componenti) e la convocazione della prima seduta. Questa norma fu prevista proprio per evitare i ritardi che si sono avuti per altre commissioni d'inchiesta incaricate di nominare esse stesse il presidente.

Sono trascorsi oltre cinque mesi ma la Commissione non ha ancora il suo Presidente e pertanto non si è mai riunita. Il ritardo accumulato appare incomprensibile. Non può protrarsi ulteriormente senza determinare profonda inquietudine.

Mi auguro pertanto che insieme al Presidente del Senato voglia al piu' presto dare attuazione a quanto disposto dall'articolo 1 della legge istitutiva della Commissione d'inchiesta.

C'è anche un'altra importante questione: in che misura la Commissione è composta da parlamentari eletti nelle regioni interessate dall'inchiesta. Non che vi sia o vi possa essere, evidentemente, alcuna norma che ponga limiti al riguardo. Ma è altrettanto evidente che in termini di opportunità politica è necessaria una presenza equilibrata e non strabordante. Per avere un parametro di valutazione si può considerare che la percentuale degli eletti in Campania e Basilicata, sul totale dei parlamentari, è di poco piu' del dieci per cento. Rispettando tale proporzione, su quaranta membri della Commissione, dovremmo avere 4-5 parlamentari eletti in queste regioni. Le indicazioni fatte dai gruppi parlamentari in che ordine di grandezza si muovono ?

Ricordo nel 1971 l'allora Presidente della Camera Sandro Pertini emanò una circolare in cui - in merito alla discussione nelle commissioni in sede legislativa di provvedimenti riguardanti una specifica regione - invitava con vigore i gruppi ad evitare il fenomeno della partecipazione in massa dei deputati di quelle zone (attraverso il meccanismo delle sostituzioni). Il senso di quella circolare credo che valga, anche e forse a maggior ragione, per il caso delle commissioni di inchiesta.

Spettando comunque ai Presidenti delle Camere anche la nomina dei venti deputati e senatori, credo che essi possano esercitare un ruolo attivo di sollecitazione ai gruppi al fine di evitare che una presenza eccessiva di parlamentari delle zone interessate all'inchiesta possa comportare una immediata e consistente perdita di credibilità della Commissione.

 
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