Roma, 16 settembre -N.R. Intervistato da Radio Radicale sulle elezioni romane Piero Della Seta, presidente del Comitato federale della Federazione Romana del Pci ha dichiarato:
"Io credo che la proposta di Pannella fosse in se interessante e quindi meritasse una maggiore attenzione, però da parte di Pannella sarebbe stato necessario precisarne meglio i limiti, i contenuti, gli obiettivi, cosa che a me non sembra sia stato fatto.
A me è sempre sembrato che non convenisse lasciare ad altri la bandiera dell'amministrazione Nathan, francamente non ho mai condiviso e compreso le ragioni di una certa reticenza o comunque di un certo silenzio che da parte del PCI si è fatto su quella esperienza, anche se ne capisco i motivi, che stava nel contenuto chiaramente anticlericale di quella esperienza, che comunque è datato, ma è datato anche dal fatto che questa che fu la prima giunta laica, fu una giunta di rottura e rappresentò un momento forte di modernità e innovazione rispetto al passato, non fumosa ed equivoca ma esplicita sia per quanto riguarda gli schieramenti, ma soprattutto per quanto riguarda i contenuti programmatici, ed è da qui che bisogna ripartire per la formazione di uno schieramento e maggioranza alternativo, che non può essere alternativo a questa democrazia cristiana, come ai tempi della campagna dell''Espresso' 'capitale corrotta e nazione infetta.'
Prima si parlava di una lista alternativa, ma adesso si può parlare di un' eventuale maggioranza alternativa dopo le elezioni e il discorso va ancorato ad alcuni nodi molto precisi dando nel contempo risposte precise all'elenco che vien fatto.
Per quanto riguarda il traffico è venuto il tempo di rendersi conto che in questa città il traffico individuale non deve essere consentito, ma non nel centro storico che è un'area limitata, ma in parti essenziali della città, bisogna avere il coraggio di soluzioni radicali, perché non è possibile che la superficie stradale rimanga sempre la stessa, ma il numero delle vetture aumenti in maniera tale che credo raddoppi in tre o quattro anni; è un problema geometrico che non ha soluzioni e quindi il traffico privato dev'essere proibito in vaste parti della città a favore di quello pubblico."