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Agora' Agora - 19 settembre 1989
LIMITI VELOCITA': REALACCI E IANNELLO, MASSIMI DIRIGENTI DELLA 'LEGA AMBIENTE' E DI 'ITALIA NOSTRA', SPIEGANO PERCHE' VOGLIONO I 110.

Roma, 18 settembre -N.R.- Ermete Realacci ( Presidente Nazionale della "Lega Ambiente") e Antonio Iannello ( Segretario Nazionale "Italia Nostra") difendono i '110': ecco quanto hanno detto a 'Radio Radicale'.

ERMETE REALACCI

La battaglia a difesa dei '110' è sacrosanta, sono incivili tutti quelli che propongono delle posizioni differenti, a cominciare dall'ACI che più che un'associazione di automobilisti è un'associazione di automobili, composta da politici che cercano una facile popolarità vellicando gli istinti più bassi del popolo italiano.

Questa buffonata della divisione dei limiti di velocità per cilindrata ci darebbe il dubbio primato d'essere l'unico paese al mondo che adotta una misura che tutti sanno essere irrealizzabile.

Il decreto Ferri è un provvedimento che ogni persona di buonsenso dovrebbe difendere.

ANTONIO IANNELLO

La limitazione della velocità soddisfa l'esigenza primaria della sicurezza e del rispetto della vita dei cittadini. L'aumento dei limiti di velocità incentiverebbe l'uso dell'auto, mentre la limitazione la disincentiva. Inoltre se le velocità dei nostri treni fossero adeguate a quelle in vigore in altri paesi europei, non si userebbe l'automobile per i grandi spostamenti.

Il provvedimento desiderato da Prandini è retrogrado e favorirebbe l'uso del mezzo privato.

 
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