Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
mar 22 apr. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Notizie Radicali
Agora' Agora - 19 settembre 1989
DROGA: LE BUGIE DEI CROCIATI.LE POSIZIONI DEI SOCIALISTI DI
CINQUE ANNI FA. NEGRI: "HANNO IL PIENO DIRITTO DI

CAMBIARE OPINIONE, NON QUELLO DI MENTIRE ALL'OPINIONE PUBBLICA".

Roma, 19 settembre -NR- Su tutti i teleschermi d'Italia il segretario del PSI ripete che la proposta di legge sulla droga, ovvero la traduzione legislativa della sua crociata morale, è "bloccata da cinque anni" per colpa dell'inefficienza parlamentare e soprattutto del "club degli amici della modica quantità" e della cultura del permissivismo.

In effetti il gruppo parlamentare socialista depositò cinque anni orsono una proposta di legge, della quale riportiamo qui due tratti salienti:

P R O P O S T A DI L E G G E

d'iniziativa dei deputati

FORMICA, ARTIOLI, MARIANETTI, ANDO',ANIASI,CASALINUOVO, SEPPIA, SACCONI, COLUCCI, CRESCO, AMODEO, FERRARI MARTE, ALBERINI, DIGLIO, CURCI, MANCHINU, MUNDO, ROMANO, SANGUINETI, TRAPPOLI, ZAVATTIERI,FINCATO GRIGOLETTO, FIANDROTTI, SANTINI, SCAGLIONE, DI DONATO, PIRO, SALERNO, BALZAMO, SPINI

Presentata il 19 aprile 1984

Norme quadro in materia di tossicodipendenze

ART. 109 ( Canapa indiana). Non costituisce reato l'acquisto o la detenzione di canapa indiana, in quantità non superiore a grammi dieci. Per quantità comprese fra i dieci e i cento grammi si applica la multa da lire trecentomila a lire tre milioni. Per quantità superiori ai cento grammi si applica la multa da lire tre milioni a lire trenta milioni e nei casi gravi, la reclusione da due a sei anni, congiunta alla pena pecuniaria.

ART. 113. (Detenzione di sostanze stupefacenti o psicotrope per uso personale ). Non è punibile chi illecitamente acquista o comunque detiene per uso personale sostanze stupefacenti o psicotrope di cui alle tabelle I, II e III del precedente articolo 24. Si intende destinato per uso personale una quantità di sostanza stupefacente o psicotropa necessaria al fabbisogno di giorni tre comprensivo della dose prescritta nel corso di un eventuale trattamento di disassuefazione. Detto fabbisogno viene stabilito con procedura d'urgenza dal servizio di diagnosi delle tossicodipendenze competente per il territorio. L'acquisto o la detenzione di sostanze stupefacenti o psicotrope in quantità compresa entro il fabbisogno per giorni tre e il fabbisogno per giorni otto, è punito con una multa da lire cinquantamila a lire cinquecentomila.

Le tabelle I, II, III, dell'art. 24 comprendono: oppio e tutte le sostanze da esso derivabili, coca e alcaloidi ad azione eccitante, anfetamine, indolici con effetti allucinogeni, tetraidrocannabinoli, barbiturici che creano dipendenza fisica e psichica.

Come dunque si può constatare si tratta di una proposta di legge non solo per lo "spinello libero" ma per l'esplicita non punibilità dell'illecito acquisito e detenzione di droghe pesanti per uso personale in quantità corrispondente al fabbisogno di tre giorni. Sei mesi dopo il presidente del Consiglio Craxi presenta con gli allora ministri Andreotti, Scalfaro, Martinazzoli, Altissimo e altri un disegno di legge (numero 2195 del 24 ottobre 1984): tale disegno di legge non affronta, non tratta nè modifica i concetti di non punibilità e di "modica quantità" previsti dalla legge 685 (art. 80: detenzione per uso personale) bensì prevede l'istituzione di un comitato nazionale per l'azione antidroga, esamina la collaborazione con enti e associazioni di volontariato, affronta le modalità di prevenzione, cura e riabilitazione dei tossicodipendenti, inasprisce (peraltro lievemente, nella misura di un anno) le pene per i reati già previsti dalla 685, estende alcune norme della Rognoni-La Torre per la lotta alle associ

azioni a delinquere dedite a produzione e traffico di droga, ma non afferma in alcun articolo o comma nessuno sei principi di illiceità sui quali si fonda l'attuale crociata antidroga e la relativa proposta di legge. La posizione di Craxi e dei socialisti di cinque anni orsono era insomma inequivoca.

Nel merito Giovanni Negri, della segreteria del Partito Radicale, ha dichiarato:

"Se Craxi e i socialisti in cinque anni si sono trasformati - per usare il loro linguaggio - da amici della modica quantità in amici del proibizionismo che alimenta le grandi quantità di traffico di droga e di criminalità, è affare loro. Hanno il pieno diritto di cambiare opinione, non quello di mentire di fronte alla pubblica opinione rivendicando coerenze che non esistono."

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail