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Agora' Agora - 19 settembre 1989
CARCERE: 12· GIORNO DI SCIOPERO DELLA FAME DI SEGIO E RONCONI RICOVERATI IN OSPEDALE. SEGIO IN GRAVI CONDIZIONI. REVOCATO A SUSANNA RONCONI IL LAVORO ALL'ESTERNO DEL CARCERE PRECEDENTEMENTE CONCESSO: UNA RITORSIONE?
VISITA DEL SENATORE STRIK-LIEVERS E DEL CONSIGLIERE REGIONALE ANGELO PEZZANA.

INTERROGAZIONE A CAMERA E SENATO DEI FEDERALISTI EUROPEI.

Roma, 19 settembre - N.R. - Sergio Segio e Susanna Ronconi, in sciopero della fame dal 7 settembre di fronte alla decisione del magistrato di Sorveglianza di Torino di negare a Segio l'autorizzazione al lavoro presso il "Gruppo Abele" di don Ciotti, sono ricoverati all'ospedale delle Molinette di Torino. Sono preoccupanti soprattutto le condizioni di salute di Sergio Segio, per la compromissione dell'attività renale ed epatica.

Nella giornata di ieri Segio e Ronconi hanno ricevuto la visita del senatore radicale Lorenzo Strik-Lievers e del consigliere verde alla Regione Piemonte Angelo Pezzana. Da informazioni raccolte presso la direzione del carcere risulta che a Susanna Ronconi, in seguito alla sua azione di digiuno per solidarietà con Segio, sia stato annullato il provvedimento di ammissione al lavoro all'esterno precedentemente accordata.

Su questo proponiamo il testo della interrogazione al Ministro di Grazia e Giustizia presentata a Camera e Senato dai deputati Calderisi, Vesce, Mellini, Teodori e dal senatore Corleone.

Premesso:

- che Sergio Segio e Susanna Ronconi, detenuti per fatti di terrorismo e da molti anni dissociati dalla lotta armata, sono in sciopero della fame dal giorno 7 settembre e attualmente ricoverati presso l'ospedale delle "Molinette" di Torino a causa delle preoccupanti condizioni di salute, di fronte alla decisione del Magistrato di Sorveglianza di Torino, dottor Pietro Fornace, di negare al Segio l'autorizzazione al lavoro all'esterno (ex art. 21 O.P.) presso il "Gruppo Abele" di don Luigi Ciotti, a cui era stato assegnato dalla direzione del carcere di Torino;

- che il dottor Fornace aveva invece concesso a Susanna Ronconi, moglie di Segio, l'autorizzazione al lavoro all'esterno presso lo stesso "Gruppo Abele";

gli interroganti chiedono di sapere:

- se risponde a verità che, in conseguenza dello sciopero della fame, il Magistrato di Sorveglianza di Torino, Dottor Fornace, ha revocato la precedentemente accordata autorizzazione a Susanna Ronconi di lavorare all'esterno (ex art. 21 O.P.) presso lo stesso "Gruppo Abele";

- se il dettato di legge dell'art. 21 non attribuisca la facoltà di revoca unicamente alla Direzione del carcere;

- se non ritenga, nel primo caso, che la decisione del Magistrato di Sorveglianza esprima di fatto una inaccettabile logica di ritorsione;

- se non ritenga, nel secondo caso, che l'iniziativa del Magistrato di Sorveglianza si connoti per una invasione dei poteri propri dell'Amministrazione penitenziaria;

- se non ritenga, infine, di dover intervenire presso l'Amministrazione penitenziaria, centrale e locale, affinché ripristini, nel caso in questione, le sue competenze ed i suoi poteri

 
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