Roma, 23 settembre -N.R.- Si avvicina la data della grande fiaccolata per l'abolizione della pena di morte, e affluiscono adesioni di grandissimo rilievo e significato.
Il 27 settembre prossimo avrà luogo a Roma (con partenza alle 18 dal Pantheon) la fiaccolata conclusiva della Settimana contro le esecuzioni, promossa congiuntamente dalla Sezione Italiana di Amnesty International e dal Coordinamento Non Uccidere, la grande coalizione che riunisce decine tra partiti, sindacati, associazioni di massa e che ha eretto a simbolo e poi direttamente contribuito a salvare Paula Cooper, grazie tra l'altro ai due milioni di firme raccolte in Italia.
Alla fiaccolata -e alla Settimana nel suo complesso- hanno già dato la loro adesione le Regioni Calabria, Emilia-Romagna, Lazio, Sardegna, Toscana, Umbria, mentre altre adesioni sono attese entro i prossimi due giorni. Si tratta di adesioni di grandissima importanza, che donano alla fiaccolata e all'intera mobilitazione una efficacia senza precedenti.
Alle adesioni delle Regioni italiane vanno aggiunte quelle "naturali" dei leaders dei partiti, dei sindacati, delle grandi associazioni che compongono Non Uccidere, la coalizione che copromuove la Settimana e che costituisce la prima esperienza in Italia di organizzazione "ombrello" di grande efficacia, nonché le oltre 200 firme raccolte tra i Palamentari italiani in calce all'appello di Amnesty per porre fine alle esecuzioni.
Il prestigio e l'importanza delle adesioni non solo ha valore in sè, ma soprattutto in relazione agli specifici obiettivi della mobilitazione, che consistono nella richiesta al Governo italiano di aprire una grande "offensiva" internazionale per una moratoria di tre anni delle esecuzioni onde possa entro due anni procedersi alla convocazione di una Conferenza internazionale sulla pena capitale -in base anche alla Risoluzione approvata ad amplissima maggioranza il 3 agosto scorso dalla Camera, con il parere favorevole delle stesso Governo. Una tale iniziativa e un tale strumento potrebbe consentire speranze concrete di una decisiva accelerazione della tendenza abolizionista in atto; ma necessita di effettiva volontà politica, che avrà una verifica immediata con la presentazione o meno da parte del Governo del Disegno di legge per l'abolizione della pena di morte dal Codice militare di guerra, in applicazione della Mozione approvata anch'essa dalla Camera nella stessa seduta del 3 agosto.
La Settimana contro le esecuzioni e la sua grande conclusione del 27 settembre -che si inquadrano nell'ambito della campagna mondiale di Amnesty- costituiscono un salto di qualità probabilmente senza precedenti nel campo delle iniziative sui diritti umani, un salto di qualità per l'efficacia e la concretezza della mobilitazione e dei suoi obiettivi.
Le organizzazioni promotrici (Amnesty italiana e Non Uccidere) auspicano che si sia tutti capaci di non disperdere una occasione e una potenzialità di efficacia concreta probabilmente irripetibili.