DICHIARAZIONE DI VITO CESMADZISKI, CONSIGLIERE FEDERALE PR, E SANDRO OTTONI, SEGRETARIO FEDERALE PR.Budapest-Zagabria - N.R. - 1.10.89 - Si è costituito, giovedì 28 settembre, a Zagabria il comitato di coordinamento tra le forze politiche alternative croate. A questa prima riunione dei gruppi di opposizione hanno partecipato: l'Alleanza social-liberale croata, la Società per la cooperazione Jugoslavia Europa, la Lega democratica croata, il nascente movimento dei verdi, il Gruppo per la pace di Spalato, nonchè membri del trans-partito radicale (Vito Cesmadziski, consigliere federale PR, nonchè Zeljko Rosko Zoran Ostric, iscritti, ma presenti in rappresentanza di altre sigle).
Lo scopo dell' incontro era di determinare una piattaforma comune, al di la' delle varie specificità politiche di ciascun gruppo, soprattutto per quanto riguarda la piena espressione dei diritti politici, ancora notevolmente ostacolati in Croazia. L'affermazione delle libertà civili e di parola, la richiesta di liberazione dei detenuti politici, il diritto all'espressione culturale e politica delle minoranze croate in Jugoslavia, lo stralcio dalla legislazione repubblicana e iugoslava di tutte le leggi che contrastano con i diritti dell'uomo, il rifiuto della violenza politica affermato come dovere delle forze democratiche e infine l'impegno ad operare per l'ingresso in tempi brevi della Jugoslavia nella comunità europea, sono alcuni dei caposaldi ribaditi in un pubblico appello rivolto alle autorità croate ed ai cittadini.
Il quotidiano "VIESNJK" di venerdì 29 titolava: - Contro il totalitarismo. Appello dei gruppi alternativi croati. Chiedono anche l'adesione della Jugoslavia alla Comunità europea -
Il prossimo appuntamento di questo neonato coordinamento, questa volta al livello federale, è previsto per l'8 ottobre, ad Otocek in Slovenia, ove si incontreranno rappresentanti di tutti i gruppi alternativi jugoslavi.
Dichiarazione di Vito Cesmadziski, consigliere federale e Sandro Ottoni, segretario federale:
"Il documento programmatico delle opposizioni, approvato a Zagabria, nonostante certe venature ed interessi legati a nostalgie nazionaliste, ci pare estremamente importante soprattutto per la piena acquisizione della nonviolenza, affermata come dovere del democratico, così come dell'impegno unanime a battersi per l'ingresso della Jugoslavia nella CEE. E' grazie a questi nuovi elementi che si potranno superare storiche frizioni e aprire alle opposizioni possibilità di dialogo e di alleanze al di là delle singole formazioni repubblicane e localiste".