IL TRENO DEI VELENIPER LA CORTE D'APPELLO DI TRENTO I RIFIUTI DELLA DITTA MAGNESIO DI BOLZANO INVIATI A ROCCHETTA S. ANTONIO PER ESSERE STOCCATI, E BLOCCATI PER TRE ANNI DALLA POPOLAZIONE, NON SONO INQUINANTI. CHE FACCIANO BENE ALLA SALUTE E DEBBANO ESSERE PRESCRITTI NELLA ALIMENTAZIONE DEI BAMBINI? DICHIARAZIONE DI MARIA TERESA DI LASCIA.
Roma, 5 ottobre - NR - La corte di appello di Trento ha deciso ieri pomeriggio che il materiale contenuto nei due convogli fermi da tre anni alla stazione di Rocchetta S. Antonio su sequestro del pretore di Lacedonia, non é inquinante. Questo significa che potrà essere utilizzato dalla Sogepi di Monteverde, filiale meridionale della Sogepi di Bolzano a cui, l'assessore democristiano Fabio Rella, delegato di amministrazione della ditta Magnesio, aveva venduto le scorie perché fossero stoccate a Monteverde, in Irpinia. Maria Teresa Di Lascia ha dichiarato:
"Non é vero che quel materiale é inquinante; fra un poco scopriremo che fa bene alla salute e può essere prescritto nell'alimentazione dei bambini!
Dopo tre anni dall'invio al sud del treno "dei veleni", e dopo la sentenza fatta dal pretore Klammer che aveva condannato i responsabili della Sogepi e della ditta Magnesio, a quattro mesi di arresto per avere raccolto e scaricato, trasportato e depositato, a 148 metri dal fiume Ofanto, 700 tonnellate di rifiuti speciali realizzando una discarica abusiva, la corte di appello di Trento, con la sua sentenza, ci libera tutti da un incubo. No, non é vero che nel 1985 il laboratorio chimico "sezione ed alimenti" della provincia di Bolzano, su richiesta dell'allora assessore provinciale all'ambiente e ai trasporti, indicò nei rifiuti della ditta Magnesio l'aumento di azoto ammoniacale in valore medio doppio del limite; non è vero che lo stesso laboratorio indicò un decalogo drastico per lo stoccaggio di quel materiale, senza di che si sarebbe determinato un inquinamento del territorio; e non é vero che - in assenza di queste condizioni precise di stoccaggio - l'ufficio indicava rischi di danni ecologici soprattutt
o legati all'acqua come veicolo di tossicità.
Tutto questo non é vero e abbiamo fatto un brutto sogno.
Il materiale della ditta Magnesio che non poteva più essere stoccato a Bolzano senza suscitare le vivissime reazioni dei consiglieri verdi della Provincia, é stato opportunamente inviato al sud dove - se non c'era reazione - sarebbe stato scaricato. E' ovvio che nessuno, in questi tre anni, si è occupato di sapere se a Monteverde o allo scalo di Rocchetta ci fossero le condizioni drastiche di stoccaggio indicate dalla perizia dell'ufficio suolo ed alimentari di Bolzano. Personalmente ritengo che queste condizioni tecnico - operative non ci siano ora e che non ci fossero neanche quando il treno é partito. In ogni caso, immagino che se la corte di Trento ha ragione e il materiale della ditta Magnesio non é inquinante, il treno con il suo carico potrà molto opportunamente essere scaricato a Bolzano da cui proviene. La popolazione, certo, l'attende per festeggiarlo!"