ANTONIO STANGO, DELLA SEGRETERIA DEL P.R. E IL RADICALE RUSSO NIKOLAJ KHRAMOV INCONTRANO SERGEJ KOVALEV A NAZRAN.DICHIARAZIONE DI EMMA BONINO: "I DIRITTI UMANI NON SONO UN AFFARE INTERNO DEGLI STATI".
COMUNICATO STAMPA
Mosca - Roma, 14 gennaio.
Questa mattina, Antonio Stango, membro della segreteria e di Nikolaj Khramov, responsabile dell'ufficio di Mosca del Partito radicale, sono partiti alla volta di Grozny, dopo aver incontrato ieri a Nazran, capitale dell'Inguscezia, Sergei Kovalev e altri parlamentari russi di ritorno dalla capitale cecena.
Tra gli obiettivi della missione dei radicali, ha detto Antonio Stango, c'è "in particolare, quello di collaborare con i parlamentari russi ed i gruppi di difesa dei diritti umani e migliorare il collegamento di questi gruppi con le istituzioni internazionali".
Intanto, qualcosa si muove dall'Occidente. Emma Bonino, neo commissario dell'Unione europea, in riferimento alla posizione degli Stati Uniti - che riconoscono le gravi violazioni dei diritti umani in Cecenia, ma considerano la questione cecena un affare interno della Russia - ha dichiarato:
"La legittimità degli Stati risiede sempre meno sul principio di sovranità interna e sempre più sul riconoscimento internazionale del rispetto dei diritti umani all'interno dei confini nazionali. La posizione americana sulla guerra in Cecenia è in evoluzione positiva ma ancora troppo timida, e rischia di essere un pericoloso precedente rispetto alle altre regioni di crisi nel Caucaso."