Roma, 13 ottobre -N.R.- Il processo a carico del sostituto procuratore di Locri Carlo Macrì, imputato di interesse privato in atti d'ufficio per aver ordinato ad un maresciallo dei carabinieri indagini "private" per scoprire l'avvocato estensore di un esposto contro la moglie dottoressa della USL processo che ha avuto origine da una denuncia dell'Arma contro il maresciallo e il Magistrato, è saltato prima di cominciare. Ieri 12 ottobre alla II· sezione penale del Tribunale di Messina uno dei componenti del Collegio, un vice pretore onorario supplente, ha dichiarato, nella sua posizione di avvocato esercente anche la libera professione, di "non sentirsela" di giudicare il ben noto magistrato in un reato avente quello specifico oggetto. Intanto è emerso un fatto assai strano. Fin dal 29 marzo il Ministro di Grazia e Giustizia aveva richiesto notizie sullo stato del procedimento a carico del Macrì e in data 26 aprile il Procuratore della Repubblica di Messina aveva informato il Ministro che Macrì era stato rinv
iato a giudizio. Tuttavia nulla è stato fatto sul piano disciplinare e Macrì continua ad esercitare le sue funzioni, così che atteggiamenti come quelli del giudice - avvocato che ha pensato bene di astenersi, sono facilmente spiegabili. Sulla questione i deputati radicali hanno presentato una interrogazione.