Strasburgo, 13 ottobre -N.R.- Il Parlamento Europeo ha adottato oggi, il rapporto Schmidbauer sulla petizione presentata già quattro anni fa da oltre 25.000 giovani di tutta Europa per l'armonizzazione delle norme sull'obiezione di coscienza, per il riconoscimento di questo diritto in tutti i paesi membri, per il principio dell'uguale trattamento degli obiettori, specie per quanto riguarda il periodo di durata del servizio civile.
Il testo finale, votato dai socialisti e dai comunisti, mentre si sono espressi contro democristiani, conservatori e molti liberali, rappresenta un arretramento delle posizioni del P.E. rispetto al rapporto Macciocchi votato dal P.E. nel 1983. In particolare, sono stati respinti molti emendamenti volti ad esempio a sancire il diritto all'uguaglianza di trattamento, principio affermato recentemente dalla Corte Costituzionale italiana. Di fronte al rifiuto del gruppo socialista di creare una maggioranza in questo senso, il gruppo verde ha deciso di astenersi, non intendendo avallare l'inspiegabile linea minimalista che si è inteso far prevalere. Una buona occasione è stata così sprecata, comprimendo il ruolo che il P.E. aveva rivestito in questo campo per le associazioni antimilitariste e gli obiettori di tutta Europa. La lotta per ottenere il riconoscimento del diritto all'obiezione di coscienza in paesi come la Grecia dovrà continuare su altri fronti. Peccato, ma ognuno assuma le proprie responsabilità.