Dichiarazione di Massimo Teodori, membro radicale della Commissione d'inchiesta sulle stragi.
Chi oggi non vuole commentare pubblicamente le nuove acquisizioni su Ustica della Commissione parlamentare segue la stessa logica di chi per nove anni ha occultato i fatti, ha manipolato i documenti ed ha preteso di avvolgere in una mefitica nebbia la verità sulla tragedia di Ustica.
Da parlamentare e da cittadino, ho non solo diritto ma anche il dovere di fronte allo scandalo di Ustica di commentare il significato di ciò che è emerso con l'audizione Pisano:
1) il centro radar di Marsala ha avuto sugli schermi dalla 21,59 alle 22 uno scadimento della qualità della traccia radar da intensità 7 a 3 che, ad una corretta lettura, significa la perdita dell'aereo indicata finora ufficialmente alle 21,59,45;
2) un aereo definito friendly, segnalato alle 20,36 a 70 miglia a Sud del luogo dell'incidente, e successivamente su rotta diversa da quella percorsa dall'ITAVIA, secondo calcoli di tempi e di velocità poteva trovarsi nei pressi del DC9 al momento dell'incidente.
A questi due punti cruciali si aggiunge la stupefacente affermazione di Pisano di non conoscere nulla dell'attività del SIOS Aeronautica durante e dopo l'incidente.
Clamorose quindi le novità che fanno risaltare non solo la montagna di menzogne finora proclamate dall'amministrazione militare ma fatte proprie anche da alcuni ministri della difesa e soprattutto le mancate indagini pur in presenza di una lunga serie di documenti ufficiali.
La verità non è ancora acquisita ma ci si comincia ad avvicinare ai dati di fatto reali. Occorre che il Parlamento, come del resto la magistratura, lavorino intensamente ed apertamente. Chi vuole i segreti, le riservatezze, i conciliaboli, finisce per sostenere, volente o no, i grandi bugiardi di Ustica.