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Agora' Agora - 16 ottobre 1989
LA MADDALENA: IL MINISTERO DELLA DIFESA CONFERMA L'INQUINAMENTO A LA MADDALENA. I DATI NON SONO ATTENDIBILI MA NON DOBBIAMO PREOCCUPARCI! "E' LA STESSA LOGICA DI USTICA" DICHIARANO RUTELLI, NOVELLI E SAPPIA.

Roma, 16 ottobre -N.R.- Rispondendo ad un'interrogazione parlamentare del 7/11/1988 dei deputati Rutelli, Mellini, Aglietta e Vesce, il Ministero della Difesa ha confermato che presso la base USA di La Maddalena è stata riscontrata radioattività ambientale: il laboratorio civile fornisce dati inattendibili ma non dobbiamo preoccuparci!

Francesco Rutelli, Ivan Novelli e Marco Sappia dei Verdi Arcobaleno hanno così commentato la risposta all'interrogazione:

"Il comportamento del Ministero della Difesa sul caso dell'ormai accertato inquinamento radioattivo a La Maddalena, chiaramente riconducibile alla presenza della base USA per sommergibili nucleari, ricorda sempre più quello tenuto sul caso di Ustica, a meno che non ci sia qualche burlone che scambi la radioattività per semplici onde radio.

L'inquinamento c'è, ma i dati non sono attendibili e comunque non dobbiamo preoccuparci! - ci si dice -, e che dobbiamo rivolgerci al Ministero dell'Interno, alla Prefettura (di Sassari si suppone) e alla Regione Sardegna ma nel frattempo non vengono forniti i dati dei rilevamenti dei due sistemi di controllo militari (uno in funzione "24 ore su "24 e l'altro con cadenza semestrale).

Come per Ustica è un'offesa all'intelligenza ed al buon senso comune prima che al Parlamento.

Il popolo italiano, che in stragrande maggioranza si è espresso contro il nucleare civile ha buon diritto di sapere cosa succede a La Maddalena. La mozione depositata il 9.12.1988 alla Camera dei Deputati attende ancora di essere discussa."

Di seguito il testo della risposta del Ministero della Difesa all'interrogazione parlamentare:

Si risponde anche a nome del Ministro della Sanità.

Per la sorveglianza sulla radioattività ambientale nell'arcipelago della Maddalena, sono operanti da tempo quattro sistemi di monitoraggio della radioattività ambientale, di cui due permanenti (reti allarme gestite singolarmente dalle Marine italiane e statunitense) uno a rilevamenti semestrali curato dal C.R.E.S.A.M. (Centro Ricerche Esperienze Studi ed Applicazioni Militari) ed uno gestito dalla USL n. 1 di Sassari.

Quest'ultimo sistema è tuttora in fase di messa a punto, di accertamento, cioè, della veridicità dei dati rilevati.

Per la realizzazione di tale sistema di rilevamento, sono state stipulate, negli anni scorsi, alcune convenzioni con l'Amministrazione Provinciale di Sassari e si è potuto disporre periodicamente e con continuità di tutti i dati rilevati dal laboratorio installato a La Maddalena, dati che a tutt'oggi non hanno mai evidenziato valori significativi dal punto di vista sanitario.

Scaduta l'ultima delle predette convenzioni, attualmente i controlli vengono effettuati direttamente dalla Regione Sardegna.

Il verificarsi di eventuali incidenti, nonostante le apposite cautelative norme di sicurezza, determinerebbe l'immediata attivazione di un piano di emergenza militare ed uno civile, a cura, quest'ultimo, del Ministero dell'Interno.

I piani sono stati formulati sulla scorta di valutazioni effettuate dal CRESAM e dall'ENEA, calcolando parametri largamente cautelativi ed ipotizzando "il massimo incidente credibile" con le relative norme di garanzia da esposizioni oltre i livelli di sicurezza.

Il piano di emergenza militare prevede particolarmente restrizioni al traffico navale durante l'arrivo, la sosta e la partenza delle unità a propulsione nucleare e prelievo di campioni in acqua, flora, sedimenti marini (analisi a cura del CRESAM), prima, durante e dopo la sosta di ciascuna unità.

 
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