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Agora' Agora - 20 ottobre 1989
LEGALITA' INFORMAZIONE: MANIFESTAZIONI DI CITTADINI DELL'EST DAVANTI ALLE AMBASCIATE ITALIANE E SPAGNOLE DI MOSCA, VARSAVIA, BUDAPEST, PRAGA: "PERESTROIKA E LEGALITA' DEMOCRATICA URGENTI NON SOLO NEI PAESI DEL SOCIALISMO REALE".
CONSEGNATA UNA LETTERA AGLI AMBASCIATORI DI ITALIA E SPAGNA.

MANIFESTAZIONE ANCHE A MADRID DAVANTI ALLA TV DI STATO.

Roma, 20 ottobre -N.R.- Davanti alle ambasciate italiane e spagnole di Mosca, Varsavia, Budapest e Praga, cittadini di quei paesi e militanti del Partito Radicale transnazionale hanno tenuto o sono ancora in corso manifestazioni per la democrazia nei paesi dell'ovest. I manifestanti hanno consegnato ai rispettivi ambasciatori italiani e spagnoli una lettera nella quale denunciano "la crescente minaccia che rappresenta nel mondo e nell'era delle comunicazioni di massa un »quarto potere la cui forza appare a volte smisuratamente superiore agli stessi poteri tradizionali, al punto che è sempre meno attuale la differenza tra libera informazione nei paesi democratici e informazione autoritaria dei regimi totalitari". Alcuni militanti radicali dei paesi dell'Est hanno deciso di aderire al digiuno dei radicali spagnoli e italiani, per testimoniare la loro concreta solidarietà con quanti all'Ovest si battono contro una democrazia che è sempre meno democrazia e sempre più "democrazia reale".

A Budapest, alle ore 11.00, hanno manifestato, assieme a militanti e simpatizzanti del Partito radicale transnazionale, i consiglieri federali Ferenc Parcz, ungherese, Massimo Lensi, italiano e Vito Cezmadiski, croato.

Nel pomeriggio di oggi daremo informazione sulle altre manifestazioni svolte nei paesi dell'Est.

A Madrid, alle ore 13.00, alcune decine di persone, tra cui l'ispettore di polizia Josè Manuel Sanchez Garcia e la giornalista Vitoria Sendon, capilista della "Lista Antiprohibicionista sobre Droga - Grupo de Radicales en Madrid" presente alle elezioni politiche spagnole del 29 ottobre, hanno manifestato davanti all'ingresso principale dell'edificio "Torrespana" di RTVE (Radio Television Espanola). Erano presenti Marco Pannella, Emma Bonino, Marco Taradash e Anthony Henmann, brasiliano, tra i fondatori della Lega internazionale antiproibizionista.

QUESTO IL QUADRO DELLE INIZIATIVE NONVIOLENTE PER LA DEMOCRAZIA NEI PAESI DELL'OVEST

MOSCA: ore 13.00 manifestazione davanti all'Ambasciata di Italia

ore 14.00 manifestazione davanti all'Ambasciata di Spagna

VARSAVIA: ore 11.00 manifestazione davanti Ambasciata d'Italia

ore 12.00 manifestazione davanti Ambasciata di Spagna

BUDAPEST: ore 11,00 manifestazione davanti Ambasciata d'Italia

ore 12.00 manifestazione davanti Ambasciata di Spagna

PRAGA: ore 15.00 manifestazione davanti Ambasciata d'Italia

ore 18.00 manifestazione davanti Ambasciata di Spagna

MADRID: ore 13,00 manifestazione davanti TV Spagnola, Torre Espana

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QUESTO IL TESTO DELLA LETTERA CONSEGNATA AGLI AMBASCIATORI D'ITALIA E SPAGNA A MOSCA, BUDAPEST, PRAGA, VARSAVIA.

Siamo militanti del Partito Radicale, militanti della democrazia e del diritto, delle libertà di pensiero e di opinione, dei diritti umani e civili. Siamo, soprattutto, dei militanti nonviolenti che vivono quotidianamente il proprio impegno affinchè, qui ed ora, si affermino nelle nostre società principii e valori altrimenti condannati a rimanere lettera morta, troppo spesso ipocritamente omaggiati per meglio essere rinnegati e calpestati. Nei paesi del socialismo reale, delle sue crisi e delle sue rovine, molti di noi continuano a pagare questo impegno con un pesante prezzo personale, circondati e ricacciati nella cortina del silenzio e della repressione. Ma sappiamo altrettanto bene che l'emarginazione, la censura, l'irregimentazione e la negazione del diritto all'identità e all'immagine sono fenomeni che non appartengono solo all'area dei paesi del socialismo reale: con queste armi e attraverso i mass-media si combattono gli avversari politici, le voci scomode, le minoranze anche nell'occidente che si vuo

le libero e democratico, sacrificando sull'altare di interessi di potere quel bene collettivo che è l'informazione libera e completa, la possibilità di comunicare e conoscere idee e proposte, il fondamento stesso della democrazia. Alcuni nostri compagni hanno oggi iniziato in Italia e in Spagna un digiuno nonviolento per assicurare informazione, democrazia, regole uguali per tutti anche in occasione di appuntamenti elettorali che si svolgono in quei paesi. Vi è, fra questi, chi come Marco Pannella più si è battuto, con le sole armi della nonviolenza e della tolleranza, per la nostra libertà e i nostri diritti. Ma non è tanto per mera solidarietà o fraterna riconoscenza che oggi decidiamo di manifestare in diverse capitali dell'Est europeo e di partecipare all'iniziativa nonviolenta di digiuno, quanto per affermare le ragioni e la volontà di una lotta che è comune. Nel mondo e nell'era delle comunicazioni di massa, caratterizzato da un "quarto potere" la cui forza appare a volte smisuratamente superiore agli

stessi poteri tradizionali, è sempre meno attuale la divisione fra libera informazione dei paesi democratici ed informazione autoritaria dei regimi totalitari. Ad Ovest non meno che ad Est il controllo rigido dell'informazione è ricercato, praticato, individuato come decisivo centro di potere e condizionamento. Ma nel mondo e nell'era delle comunicazioni di massa non vi è maggior ferita alla democrazia della soppressione delle voci, delle idee, delle minoranze: socialismo reale, e "democrazia reale" tendono alle medesime logiche di esclusione e di violenza, consapevoli che il controllo del mezzo di comunicazione rende ormai superflui i precedenti, collaudati metodi di liquidazione del dissenso. Perciò abbiamo oggi deciso di manifestare. E se dopo anni di lotte nonviolente, di silenzio e di repressione ad Est vi è chi oggi in occidente sempre più ci incoraggia e condividere le nostre speranze, altrettanto chiediamo si sappia quanto è comune e condivisa anche ad Est la battaglia nonviolenta per un'effettiva

democrazia politica, una libera informazione, regole e diritti uguali per tutti anche in Italia e in Spagna, noi paesi di "democrazia reale" e di "quarto potere" irregimentato e repressivo. Perciò manifestiamo dinnanzi alle Ambasciate italiane e spagnole, perciò vogliamo oggi emblematicamente partecipare alla loro iniziativa nonviolenta e condividere il loro digiuno.

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Per informazioni e comunicazioni sulle iniziative nonviolente nei paesi dell'Est, il riferimento del Partito Radicale è presso la sede di coordinamento per l'Europa Centrale ed Orientale, Tanacs Krt 11 BUDAPEST, Tel. 36-1-175 85 35.

A Mosca: c/o Evghenia Debranskaja - tel 7095-153 90 35

A Varsavia: associazione radicale - tel 48-22-21 06 26

Per l'Italia, oltre che presso l'agenzia 'Notizie Radicali,

Emma Bonino e Sergio d'Elia, Corso Rinascimento, 65, Roma,

Tel. 687 77 20 / 687 56 77.

 
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