Roma, 21 ottobre-N.R.- I deputati radicali del gruppo del Federalista Europeo Mauro Mellini, Luigi D'Amato, Peppino Calderisi ed Emilio Vesce dei verdi-arcobaleno, hanno presentato un'interrogazione ai ministri della Giustizia e dell'Interno per conoscere quali valutazioni e quali ragguagli essi possono fornire in ordine alla notizia oggi data dalla stampa, relativa alla incriminazione da parte del magistrato palermitano Dott. Falcone, in singolare coincidenza con le vicende che lo riguardano in discussione al C.S.M., del noto Giusva Fioravanti per l'omicidio Mattarella.
Chiedono di conoscere se non appaia almeno sconcertante e comunque meritevole di considerazioni e deduzioni di indubbia gravità il fatto che venga addebitato ad un giovane di tutt'altra regione e tutt'altro ambiente, noto fra l'altro per una certa incontrollata loquacità, il ruolo di esecutore materiale di un omicidio commissionato dalla mafia nientemeno che a Palermo e che venga ipotizzato che l'incarico ad una persona nota come "terrorista nero" sia stato conferito allo scopo di occultare la matrice mafiosa dell'omicidio, il che comporterebbe che la mafia sia incorsa a Palermo nel più clamoroso insuccesso della sua storia non avendo nessuno dubitato, fin dal primo momento, che l'omicidio dell'on. Mattarella fosse di matrice mafiosa.
Chiedono di conoscere se i Ministri interrogati non ritengano che il ripetersi di accuse e di processi per presunte macchinazioni mafiose-camorristiche-terroristiche di destra sia inteso ad evocare invece comuni responsabilità nella gestione dei processi dell'emergenza di qualunque collocazione geografica e di qualunque tipo con il coinvolgimento di soggetti e di forze politiche che particolari responsabilità hanno in possibili distorsioni e strumentalizzazioni di processi più specificatamente attinenti a fatti di terrorismo nero o ritenuti tali.