Roma 21 ottobre -N.R.- Francesco Rutelli ha dichiarato:
"E' segno di profonda inciviltà ed indice di assoluta mancanza di solidarietà sociale costringere ad un'attesa di cinque anni quelle persone che necessitano di veder riconosciuta la loro invalidità per poter ottenere la pensione o l'assegno di accompagnamento a cui hanno diritto. Sono soprattutto gli handicappati a fare le spese di questa situazione che a Roma, come descrivo nell'interrogazione presentata, ha raggiunto livelli paradossali ed assolutamente inaccettabili."
Questo il testo dell'interrogazione presentata da Rutelli e Modugno ai ministri della Sanità e del Tesoro.
Per sapere - premesso che:
le nuove norme in vigore per l'accertamento delle invalidità, seppur giusitificate dall'esigenza di un maggior rigore a fronte di migliaia di riconoscimenti dati a persone che non avevano titolo, hanno di fatto aggravato soprattutto la situazione degli handicappati, che più di tutti subiscono i danni che derivano dagli enormi ritardi con cui le visite di accertamento vengono eseguite;
in particolare nelle grandi aree urbane il restringimento delle commissioni esaminatrici ha portato a situazioni paradossali, per cui un handicappato deve aspettare anni prima di essere sottoposto alla prima visita per il riconoscimento dell'invalidità civile;
a Roma la commissione medica periferica nominata dal ministro del Tesoro con decreto del 6 luglio 1989 è composta da solo 38 medici, assolutamente insufficenti non solo per esaminare le lunghe liste d'attesa, ma anche per smaltire le nuove richieste;
a titolo d'esempio, si cita il caso della piccola Alessandra Leonardi, che pur avendo solo un anno e mezzo e pur essendo affetta dalla sindrome di Down e da una cardiopatia, dovrà aspettare cinque anni prima di poter vedere riconosciuta la propria invalidità;
a Roma, inoltre, i tempi d'attesa degli invalidi stanno notevolmente crescendo a causa della sospensione dei riconoscimenti dovuta al trasferimento degli atti delle USL alla Commissione medica periferica:
quali provvedimenti urgenti intendono prendere i ministri interrogati per accelerare i tempi per il riconoscimento delle invalidità;
se intendono prevedere meccanismi più rapidi almeno in relazione ad alcune patologie;se il ministro del tesoro intende allargare il numero di 38 medici previsti per Roma dal decreto 6 luglio 1989.