Roma, 24 ottobre, NR - Marco Taradash, capolista degli Antiproibizionisti-Per Roma civica laica e verde, ha proposto oggi che la nuova maggioranza che uscirà dalle elezioni del 29 e 30 ottobre istituisca, sul modello di Catania, un assessorato alla trasparenza.
"Roma, come Catania, -ha affermato Taradash- deve spazzare via il superpartito degli affari che ha messo radici avvelenate non soltanto nella Dc, e non soltanto in una sua componente. Roma come Catania ha bisogno soprattutto di un'alternativa morale che restituisca ai cittadini il potere di controllo sugli atti dell'amministrazione pubblica: appalti, delibere, assunzioni, promozioni eccetera. Roma, come Catania, può vedere realizzarsi, dopo il voto, nell'ambito dei suoi ottanta eletti, quello che non è stato possibile realizzare, per l'insipienza e la corta vista del Pci e dei partiti laici, fra i cittadini prima del voto: vale a dire un'alternativa alla corruzione e rigidità partitocratiche, così che sia possibile di nuovo fare politica a Roma. La città ha bisogno di grandi progetti e di grandi speranze. La nostra proposta di Pannella Sindaco consentirebbe meglio di ogni altra l'espressione delle migliori energie e idealità della politica romana. Ma in ogni caso è necessario, ed è un imperativo morale, re
stituire alla città almeno il diritto di conoscere, senza le oscure mediazioni cui siamo abituati, atti, scelte, iniziative del Sindaco e della giunta. Per questo propongo a tutti, al Signor Nessuno Garaci come al Signor Nessuno che si crede Qualcuno Carraro, a Reichlin come ad Amendola o Mammì o Battistuzzi, di impegnarsi a istituire, qualora tocchi ad uno di loro la nomina a Sindaco, un assessorato alla Glasnost, alla Trasparenza, per il Comune di Roma.