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Agora' Agora - 25 ottobre 1989
DIMISSIONI PANNELLA: LA CAMERA DISCUTE OGGI DALLE 17 LE DIMISSIONI DI PANNELLA. PANNELLA: " INTANTO IL PARLAMENTO CONTINUA AD ESSERE VILIPESO PROPRIO DA CHI E' RESPONSABILE DI UN RICATTO SULLA PELLE DEI TOSSICODIPENDENTI ONDE MOSTRARE CHI SIA IL VERO PADRONE IN ITALIA."

Roma, 25 ottobre-N.R.- Dalle 17 di oggi andranno in discussione a Montecitorio le dimissioni da deputato di Marco Pannella.

Riportiamo intanto la dichiarazione di ieri di Pannella a questo proposito.

" La Camera discute le mie dimissioni. Da quando le ho presentate ogni giorno ha portato il suo pesante tributo di conferme sui motivi della crisi del Parlamento, delle istituzioni, della distanza dalla democrazia nel nostro Paese. Nella campagna elettorale di Roma risuonano la menzogna, l'offesa, la violenza contro Parlamento e gioco democratico. Il PSI, ed i suoi corifei nella DC e della stampa, continuano ad accusare il Parlamento, e gli oppositori alla linea di 'guerra dura' al diritto, di sabotare l'urgenza di una riforma legislativa, a sostegno delle vittime del flagello e per meglio colpire i suoi presunti autori. E' invece vero esattamente l'opposto. Il PSI, seguito dal Governo e, nella DC, da Forlani e Gava, sta bloccando quasi da un anno una approvazione assolutamente matura e facile di nuove misure di prevenzione, di assistenza, di promozione di servizi più adeguati con l'arma del ricatto: o tutti sono d'accordo con la criminalizzazione, penalizzazione (chiamatela come volete) del tossicodipendent

e, del malato, o del semplice consumatore occasionale anche di solo hascisc, o la smettono comunque di opporsi, o i tossicodipendenti continueranno a non avere il sostegno che la legge garantisce in misura maggiore che nel passato. Il PSI, e il Governo che ne ha subito l'iniziativa o il diktat, sono responsabili di ostruzionismo ad una riforma che il Parlamento approverebbe subito a larga maggioranza, ormai per il PSI si tratta di mostrare subito chi è il padrone, 'chi comanda' davvero il Italia, di ottenere una vittoria ideologica e demagogica, o che ritiene tale. E, intanto, nessuno reagisce difendendo la dignità e la verità del Parlamento, che certuni vorrebbero ridotto a loro Parlamento-squillo."

 
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