Roma, 27 ottobre -N.R.- La Camera dei deputati ha istituito un Comitato permanente sui Diritti Umani presso la Commissione Affari Esteri, su proposta del presidente Flaminio Piccoli. Come presidente è stato eletto all'unanimità il deputato Francesco Rutelli. E' questa la prima volta che un eletto nelle liste radicali o un deputato Verde (Rutelli fa parte dei Verdi Arcobaleno) assume una responsabilità del genere in un organismo parlamentare. Sebbene con poteri consultivi, il Comitato sui Diritti Umani colma un vuoto del parlamento italiano in un campo cui i principali parlamenti democratici hanno da tempo dedicato specifici organi nel loro seno.
La proposta di istituire il Comitato era stata avanzata da tempo dalle princiapli organizzazioni impegnate per i Diritti dell'uomo; negli scorsi mesi, proprio su iniziativa di Rutelli, la Commissione Affari Esteri aveva iniziato un'indagine conoscitiva su questa materia, ascoltando Amnesty Iternational e Paolo Ungari, presidente dell'omologa Commissione presso la Presidenza del Consiglio dei ministri.
Commentando la sua elezione, Francesco Rutelli ha detto che "il nuovo Comitato dovrà diventare un punto di riferimento ufficiale per quanti considerano i Diritti Umani un fattore primario per la politica estera di un paese democratico. Ascolteremo e cercheremo di dar voce alle istanze drammaticamente crescenti di rispetto dei diritti calpestati nel mondo, dialogando sia con le istiutizioni, sia con le organizzazioni non governative."
Rutelli ha osservato che l'assunzione di una simile funzione politica da parte di un deputato dell'opposizione trova le proprie ragioni nelle consistenti convergenze che in parlamento si sono realizzate in questi anni sulla politica estera e, sui Diritti Umani, nell'approvazione di un ordine del giorno unanime sugli indirizzi al governo. Si prevede che la pena di morte e il diritto alla vita, i diritti civili e politici in Africa, Medio Oriente, paesi dell'Est, America Latina saranno alcuni tra i principali settori d'intervento del Comitato.