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Agora' Agora - 4 novembre 1989
DROGA: "PREOCCUPANTE IL TENTATIVO DI MUCCIOLI E GELMINI DI COINVOLGERE NELLE LORO INIZIATIVE IL MONDO CATTOLICO."
DICHIARAZIONI DI GIANNI DEVASTATO, DON GERMANO GREGANTI, LUIGI BOBBA E MASSIMO CAMPITELLI A RADIO RADICALE.

Roma, 4 novembre -N.R.- Gianni Devastato, don Germano Greganti, Luigi Bobba e Massimo Campitelli, intervistati da Radio Radicale riguardo la manifestazione sulla droga organizzata da Muccioli e Gelmini, che si terrà domani a Roma, si sono così espressi:

GIANNI DEVASTATO, responsabile della Comunità "Il Pioppo" (Somma Vesuviana):

"Trovo preoccupante il tentativo di Muccioli e Gelmini di coinvolgere nelle loro iniziative il mondo cattolico, con il rischio di mischiare la fede con le scelte legislative dello Stato. Così si confondono le idee e si fa precipitare il dibattito dal livello laico e democratico a quello confessionale ed ideologico. Lo slogan della monifestazione ribadisce il concetto della 'illiceità del drogarsi' , da cui si fa discendere direttamnte il principio della punibilità del tossicodipendente. Come CNCA (coord. Naz. Comunità di accoglienza) non condividiamo affatto questa impostazione, e crediamo vada sconfitta.

Ci auguriamo anche che non si strumentalizzino le parole del Papa per avallare questa crociata. Il papa ha anche recentemente espresso sul problema della droga posizioni che non collimano con l'impostazione repressiva e punitiva della legge in discussione e di Muccioli e Gelmini. D'altra parte lo stesso mondo cattolico non è assolutamente schiacciato su questa impostazione: un grande schieramento di forze significative (dalle Acli all'AGESCI, dalla Comunità di S.Egidio alle comunità cattoliche del CNCA) si riconosce in uno slogan ben diverso: 'educare e non punire."

DON GERMANO GREGANTI, responsabile di Carcere e Comunità:

"Non condivido questo tipo di manifestazioni un po' folcloristiche e festaiole, che non si basano su una seria analisi del problema. Io sono per l'educare e non per il punire. Certo non sono rappresentative dell'intero mondo cattolico, anzi sono moltissime le associazioni che non aderiscono all'impostazione che Muccioli e don Gelmini danno a questo problema. Per quel che mi riguarda, so che il punire non giova, che il tossicodipendente non deve essere forzato e ricattato, ma va aiutato a capire e a decidere. Forse i manifestanti si aspettano una sorta di benedizione, ma è ben lontano dallo stile e dallo spirito del Pontefice lo sposare tesi di parte o esprimersi in maniera così categorica su problemi tanto delicati e difficili."

LUIGI BOBBA, segretario nazionale ACLI:

"E' una delle tante manifestazioni, non vedo perchè abbia una particolare rilevanza, c'è una posizione che è diversa dalla nostra che noi rispettiamo ma sulla quale non concordiamo".

A proposito della punibilità del tossicodipendente, ha aggiunto:

"Riteniamo che questa impostazione sarà inefficace, cioè che non muterà la situazione attuale. L'uscita dalla tossicodipendenza difficilmente si risolve con misure punitive. Occorrono, invece, misure preventive di recupero. Il problema vero è di organizzare una rete di interventi e di servizi perchè quei 270.000 consumatori di eroina che non sono raggiunti da nessuno (né dalle comunità, né dai servizi pubblici) abbiano un contatto, una possibilità alternativa al 'farsi quotidiano'.

MASSIMO CAMPITELLI, presidente CNCA (Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza):

"Ho paura che ancora una volta si antepongano le questioni di principio a quella che è la realtà concreta. Si ripropongono soluzioni edeologiche che di fatto non servono e non serviranno, anzi - probabilmente - peggioreranno la situazione.

Credo che la posizione di Muccioli e Gelmini sia complessivamente solitaria e questo anche all'interno del mondo ecclesiale. per esempio il cartello 'Educare e non punire' che raccolgie un ampio raggio di associazioni e di realtà del mondo cattolico è fermamente contrario alla logica della punibilità. la cosa paradossale è che la loro posizione è molto sponsorizzata dagli organi di stampa, da alcuni partiti e quindi ottiene un risalto che è molto superiore al dovuto."

 
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