Roma, 7 novembre - N.R. - Votando gli emendamenti soppressivi di Mellini, Vesce ed altri ( radicali, verdi arcobaleno, verdi) la commissione Giustizia della Camera ha bocciato il decreto legge di aumento dei termini di custodia cautelare. Hanno votato gli emendamenti soppressivi anche i deputati comunisti, che già in aula avevano votato contro la costituzionalità del decreto sui presupposti di urgenza e necessità, ed i deputati della Sinistra Indipendente. Astenuti i missini. Quale che possa esser il voto dell'aula, dove il governo riproporrà tutti gli articoli soppressi, la decisione della Commissione Giustizia rappresenta un avvenimento di grande rilievo politico, perchè vede per la prima volta prevalere un grosso schieramento che si è formato contro provvedimenti di tipo emergenziale. E' anche questo un segno della diffidenza che ormai comincia a prevalere nel paese contro norme, metodi e prassi di giustizia sommaria e distrapotere discrezionale giudiziario, contro i maxiprocessi e tutto l'armamentario, i
nutile quanto pericoloso, della giustizia dell'emergenza. A seguito del voto è stato sostituito il relatore (Casini, peraltro anche lui oggi assente). Così relazionerà in aula la Finocchiari Fidelbo, comunista.