INTERVENTO DI OLIVIER DUPUIS, IN RISPOSTA A DE MICHELIS.Budapest, 10 novembre -N.R.- Oliviers Dupuis, segretario federale del Partito Radicale, risponde all'articolo del ministro degli Esteri De Michelis apparso sul 'Corriere della Sera' di ieri.
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"L'Unione danubiana è stata una grande esperienza storica. Non va utilizzata per "coprire" un progetto, seppure intelligente e benvenuto, di intensificazione di relazioni "in materia di industria, energia, scienza, trasporti e telecomunicazioni, ambiente e cultura".
Con questa ennesima iniziativa non comunitaria, i politici della Comunità Europea - questa volta italiani - tentano di colmare, con vari espedienti, il sostanziale vuoto di politica della Comunità Europea nei confronti dell'Europa Centrale ed Orientale, ben sapendo - perchè non possono non sapere - che né i problemi dell'Ungheria, né i problemi della Yugoslavia possono essere seriamente affrontati - con delle serie possibilità di successo - al di fuori della Comunità Europea stessa.
Non è infatti un mistero per nessuno - e quindi neanche per i nostri governanti - che la via nazionale, ungherese o iugoslava (con le ulteriori difficoltà che quest'ultimo paese deve affrontare), non può - in nessun modo - assicurar loro un quadro adatto per poter realizzare con successo le indispensabli riforme, a cominciare da quelle economiche.
Scartare l'unica vera questione, quella dell'adesione in nome di una sua presunta complessità così come affermare che "la svolta (democratica dell'Est) può essere mantenuta entro binari stabili accelerando l'unione politica del nucleo forte dei Dodici" quando ben si sa che si tratta di una questione completamente rimossa dall'agenda comunitaria, mi sembra tutto fuorchè un contributo al dibattito."