Roma, 13 novembre -N.R.- Il vicepresidente della Camera Alfredo Biondi, del gruppo liberale, e Giovanni Negri del gruppo socialdemocratico hanno rilasciato la seguente dichiarazione congiunta sul decreto legge sulla carcerazione preventiva:
"Nessun fine può giustificare mezzi contrari allo spirito della Costituzione e al nuovo codice di procedura penale. Il voto di oggi investe perciò la coscienza del singolo deputato e deve superare ogni logica di schieramento e di maggioranza.
Noi siamo contrari ad un provvedimento che è incostituzionale, perché le regole processuali rappresentano una suprema garanzia per i cittadini che nel processo devono vedere l'affermazione o meno di responsabilità da accertare e non una sanzione inferta anticipatamente. Sei anni di carcerazione preventiva sono la prova di un'inefficienza processuale che non merita dilazioni in danno di chi non è stato ancora giudicato.
Il senatore Leopoldo Elia ha definito il decreto un grave vulnus inferto al nostro ordinamento. Noi aggiungiamo che esso rende un pessimo servizio a una giustizia già in crisi.
Come promotori dei referendum sulla giustizia affermiamo non da oggi questi principi e ad essi coerentemente ci atterremo affinché non si perpetui una logica dell'emergenza contraria alla Costituzione e al nuovo codice."