di Romano Dapas - Il Messaggero, 3 febbraio 1995
BRUXELLES - Che la "Emma nazionale" fosse battagliera, nessuno in Italia l'aveva mai messo in dubbio. Ma, a proposito di grinta, qualche perplessità nutrivano i nostri partner europei dopo che alla Bonino era stato assegnato anche il portafoglio della pesca. "Come se la caverà una donna che di pesca non si è mai occupata, a conciliare gli interessi industriali con la difesa dell'ambiente, da sempre un suo cavallo di battaglia?" si chiedevano a Bruxelles. La risposta è arrivata nell'arco di una decina di giorni. Emma Bonino non ci ha messo di più per dimostrare un attivismo e una determinazione che all'Esecutivo europeo non sono proprio regola. Assunto l'incarico di commissario per gli aiuti umanitari, il 23 gennaio si è precipitata a Sarajevo, Zagabria e Mostar per verificare di persona le esigenze di quelle popolazioni. Martedì, ha partecipato a una riunione del Nafo (North Atlantic Fisheries Organization) sul seguito da dare all'accordo di tre mesi fa per la pesca a un merluzzo un po' speciale (passera o p
ianuzza in italiano) nelle acque canadesi al largo di Terranova.
E qui la neo-commissario ha sfoderato gli artigli. Forse per lusingarla, il ministro della Pesca canadese, Brian Tobin l'aveva coperta di elogi: "Emma è una vera cittadina del pianeta Terra, che pensa alla tutela della natura più che all'industria. Sono sicuro che andremo d'accordo". Ma poi Tobin, bollati con parole di fuoco i battelli spagnoli e portoghesi che negli ultimi anni hanno fatto strage del patrimonio costituito dagli "halibut", ha pensato bene di riservare all'Ue una quota di pesca di 3400 tonnellate annue su un totale di 27 mila, almeno un terzo delle quali spettante agli europei. Il blitz è passato col voto della maggioranza dei paesi aderenti al Nafo, ma con evidente forzatura perché per un voltafaccia così, occorreva il consenso di tutti i 15 membri dell'Organizzazione. Fra Tobin e Bonino c'è stato scontro duro. "L'Europa - ha detto Bonino - non può tollerare le conseguenze di questa decisione. Mi riservo di investire Commissione e Consiglio per avviare la procedura di ripulsa del voto".
Difficile dire se sta per scoppiare l'ennesima "guerra del pesce". Nell'attesa, Bonino ha assicurato che l'attività dei pescherecci spagnoli e portoghesi a Terranova continuerà e che "dal punto di vista biologico lo stok di pesci-passera non corre pericoli".