Roma, 22 novembre -N.R.- Giovedì 23 novembre, alle ore 12, presso la sede del Partito Radicale - via di Torre Argentina, 18, II piano - si aprirà, secondo il modello olandese, il primo punto vendita di sostanze proibite (dalle ore 12 alle ore 14). Silvia Bizzarri ha deciso di compiere questo gesto di disobbedienza civile in concomitanza con l'inizio del dibattito in aula al Senato del nuovo progetto di legge sulla droga che prevede la punibilità.
"E' già oltremodo discutibile che venga proposto di erogar pene contro i consumatori di sostanze che possono far male - come l'eroina - ma è addirittura folle che vengano erogate contro i consumatori della canapa e derivati che non solo non sono 'uncinanti' nell'uso, ma che non fanno male - e, anzi, hanno una valenza terapeutica conosciuta da millenni - e per le quali va subito destrutturato il paradigma per cui 'tutto quello che è proibito è droga'. Sono NONDROGHE; praticamente 'generi voluttuari'. Proibirne coltivazione, vendita e consumo è ridicolo.
Sono io stessa consumatrice saltuaria da oltre 25 anni, senza il minimo disturbo, e come tale mi sono autodenunciata pubblicamente sul settimanale 'L'Espresso' (da cui il soprannome di Nonna Canapa) e in diretta TV (Samarcanda RAI TRE) davanti all'esterrefatto ministro degli Affari Sociali, Rosa Russo Jervolino, firmataria della nuova legge.
Successivamente ho sfidato Bettino Craxi a un pubblico confronto sulla questione del 'fumo', mi ha risposto con un silenzio totale. Eppure ho digiunato ben 63 giorni pur di dialogare con lui, e l'ho inseguito sia a via del Corso, fumando - in due occasioni successive - uno spinello all'ingresso della sede del PSI, sia al Raphael, fumando una canna nel salotto dell'Hotel.
Il consumo non è reato, gli spinelli fumati per sollecitare Craxi non erano disobbedienza civile, bensì affermazione di un diritto. L'azione di giovedì sarà invece disobbedienza civile."