Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
gio 24 apr. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Notizie Radicali
Agora' Agora - 25 novembre 1989
DIRITTO D'AUTORE: DOMENICO MODUGNO E GINO PAOLI CON UNA INTERPELLANZA CHIEDONO LA REVISIONE DEL DIRITTO D'AUTORE PER LE OPERE DI PUBBLICO DOMINIO.

Roma, 25 novembre - N.R. - I deputati Domenico Modugno e Gino Paoli hanno presentato al Presidente del Consiglio dei Ministri ed ai Ministri delle Finanze e del Tesoro una interpellanza sul problema dei diritti versati per le opere ormai di pubblico dominio, cioè per quelle opere i cui autori sono morti da oltre 50 anni.

Questo il testo dell'interpellanza:

"Premesso che ai sensi dell'articolo 198 della vigente legge sul diritto di autore n.633 del 1941 e successive modificazioni la legge 16 aprile 1973, n.198, prevede uno stanziamento di lire 160 milioni sui proventi che affluiscono al bilancio dello Stato, quale compenso per l'utilizzazione pubblica di opere musicali, di spettacolo, cadute in pubblico dominio da erogarsi annualmente a favore delle varie casse di assistenza e previdenza degli autori;

premesso che tale istituto riprende una pratica già presente nella legislazione del 1925, sostituita con la legge precitata, che motivava e giustificava gli interventi a favore degli autori come momento essenziale di riconoscimento dell'attività creativa pregressa nonché di incentivo per lo sviluppo delle varie branche del sapere, dell'arte e dello spettacolo;

premesso che l'affidamento della riscossione del diritto demaniale allo Stato e l'incameramento nel bilancio dello Stato ha finito, come profeticamente aveva intuito il compianto professor Piola Caselli, estensore della vigente legge, con il configurare una entrata di natura tributaria, con tutti i guasti connessi nei confronti della naturale e legittima destinazione;

premesso che dal 1973, data ultima di aggiornamento del contributo, portato alla modesta cifra di 160 milioni, le entrate di bilancio a titolo di diritto demaniale sulle opere di pubblico dominio, sono passate da lire 712 milioni a 9 miliardi e mezzo alla data del 31 dicembre 1988;

infine premesso che, a giudizio degli interpellanti, lo spirito della legge in merito alla utilizzazione di opere di pubblico dominio appare del tutto travisato, essendosi l'istituto in questione trasformato da fonte di aiuto da autore (defunto) ad autore (vivente) in un ciclo continuo di sviluppo dell'attività creativa, in sorgente di imposta, particolarmente odiosa se si considera che così come appare e soprattutto come è destinato il relativo gettito, può essere ritenuta un'imposta sulla cultura e sulla fruizione della cultura, attitudine che in tale forma non trova riscontro in nessuna altra legislazione straniera;

per sapere per quale ragione il disegno di legge di delega, sulla revisione ed integrazione sistematica della legge sul diritto di autore, con possibilità in tale sede, di rivedere anche il diritto demaniale e la destinazione del relativo provento, non sia stato ancora presentato al Parlamento, per l'ulteriore iter, nonostante risulti preparato in sede tecnica da circa due anni e se intendano, nelle more di altri provvedimenti adottare misure anche in sede di preparazione della legge finanziaria, che portino lo stanziamento sopra indicato ad un importo adeguato alle finalità della legge e, sul piano umano, meno umiliante per gli autori.

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail