Roma, 2 dicembre - N.R. - Domani, domenica 3 dicembre, in molte carceri italiane, tra cui Rebibbia (Roma), Opera (Milano), Padova, Catania, San Vittore (dove l'iniziativa si svolge lunedì), i detenuti attueranno una manifestazione nonviolenta a sostegno della richiesta di un indulto, in occasione dell'entrata in vigore del Nuovo Codice di Procedura Penale e della concessione dell'amnistia. Per lo stesso motivo, nei giorni scorsi, i detenuti delle carceri di Sollicciano (Firenze) e Pisa hanno attuato uno sciopero della fame di tre giorni.
I detenuti fondano la richiesta di un indulto sulla convinzione che non vi sia parità di trattamento tra chi ha già subito giudizio con il vecchio Codice di Procedura Penale e chi oggi può usufruire di notevoli sconti di pena grazie al nuovo processo (patteggiamento, rito abbreviato).
La manifestazione di domani origina, inoltre, dal fatto che il governo ha varato nelle scorse settimane un disegno di legge per la concessione di una amnistia che però esclude - e sarebbe la prima volta - ogni ipotesi di indulto.
L'iniziativa, che è partita dalla Casa di Reclusione di Padova, consiste nel rifiuto da parte dei detenuti, per l'intera giornata di domenica, di ogni attività ricreativa e culturale e nell'autoconsegna nelle proprie celle rinunciando alle ore d'aria.
Durante questa manifestazione, si recheranno a far visita ai detenuti, a Padova, il deputato radicale Emilio Vesce; a Rebibbia, il deputato verde-Arcobaleno Franco Russo; a Catania, il deputato democristiano Enzo Nicotra; a Milano, il senatore radicale Lorenzo Stik-Lievers.