Roma, 4 dicembre -N.R.- Si è tenuta questa mattina la conferenza stampa per la riforma del sistema elettorale in vista delle prossime elezioni amministrative. Sono intervenuti Mario Segni (Dc), Diego Novelli (Pci), Alfredo Biondi (Pli, vicepresidente Camera Deputati), Peppino Calderisi (presidente gruppo Federalista Europeo), Giovanni Negri (gruppo parlamentare Psdi), Franco Bassanini (presidente gruppo Sinistra Indipendente), Gianni Lanzinger (Verdi). E' stato illustrato il contenuto della lettera ai segretari dei partiti rappresentati in Parlamento, sottoscritta da 69 deputati. Ne riportiamo di seguito il testo.
Giovanni Negri, intervenendo alla conferenza stampa, ha affermato che "entro il '92, cioè entro questa decima legislatura, è necessario giungere alla riforma democratica del sistema politico. I tempi sono maturi: lo confermano l'iniziativa odierna promossa da esponenti di quasi tutti i gruppi, ma anche altri importanti eventi, dalla profonda ridiscussione in atto nel PCI alle dure e autorevoli denunce di Scalfaro. E' inutile tuttavia ignorare che esiste ed è alacremente all'opera un partito della conservazione. Le condizioni per realizzare la riforma mi sembrano perciò obbligate: la difesa del Parlamento e della decima legislatura da coloro che temono questa prospettiva ad una mobilitazione dell'opinione pubblica. In questo senso va attentamente valutata anche l'ipotesi della promozione di un referendum popolare sul sistema elettorale."
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LETTERA AI SEGRETARI DI PARTITO
E' pacifico che l'obiettivo fondamentale della riforma delle autonomie locali è dare stabilità, governabilità, efficenza e efficacia alle amministrazioni comunali e provinciali. Ma l'obiettivo verrebbe fallito se la riforma eludesse la questione dei metodi di elezione dei sindaci, delle giunte e dei consigli.
E', questa, convinzione nettamente prevalente tra gli amministratori locali e tra gli studiosi. E' una convinzione che noi condividiamo.
Siamo altrettanto convinti della necessità che la riforma operi per le nuove amministrazioni che saranno elette nel 1990. In caso contrario, infatti, gran parte dei comuni e delle provincie, i cui organi saranno rinnovati nel corso del prossimo anno, continueranno per un altro quinquennio a venir governati da norme che tutti ritengono obsolete e inadeguate.
E' per questo che chiediamo a tutti, e in primo luogo ai segretari dei partiti rappresentati in Parlamento, un atto di responsabilità politica. E' ancora possibile raggiungere questi obiettivi, se tutte le forze politiche provederanno a definire e presentare le proprie proposte di riforma dei meccanismi elettorali, e se dichiareranno la loro disponibilità ad un confronto rapido, serrato, aperto e costruttivo.
La questione dell'inserimento delle nuove norme elettorali nella legge di riforma delle autonomie locali ovvero in un separato, contemporaneo provvedimento legislativo non ci sembra insolubile. Entrambe le soluzioni possono essere accolte, se c'è la decisione di pervenire alla approvazione del complesso delle norme di riforma in tempo utile per la tornata elettorale del 1990.
Già firmata dai deputati:
AGRUSTI, ALESSI, ANDREIS, ANGELINI, BALBO, BARBERA, BARBIERI, BASSANINI, BECCHI, BERNOCCO, LAGORIO, BERTONE, BIONDI, BULLERI, CALDERISI, CARELLI, CICCARDINI, CILIBERTI, COSTA, CRESCENZI, DE JULIO, DIAZ, DONATI, FACCIO, FUMAGALLI, GABUGGIANI, GINZBURG, GOTTARDO, GRAMAGLIA, GUERZONI, LANZIGER, LIA, LORENZETTI, MATTIOLI, MASINA, MASINI, MELELEO, MICHELINI, MODUGNO, MONELLO, NEGRI, NOVELLI, ORSENIGO, PACETTI, PAOLI, PINTOR, PROCACCI, QUERCINI, RAVASIO, RIGGIO, RIVERA, RIZZO, RODOTA', RUTELLI, SALVOLDI, SANGALLI, SCALIA, SEGNI, SILVESTRI, SOLAROLI, STEFANINI, STRUMENDO, TADDEI, TARANTELLI, BEEBE, TEODORI, TIEZZI, VESCE, TORCHIO, VISCO.