TEODORI "NESSUNA SCELTA POLITICA DEL PR E' MAI STATA CONDIZIONATA DA INTERESSI OSCURI".

Roma, 9 dicembre -N.R.- Sui pretesi finanziamenti da parte di mafiosi al Partito Radicale nel 1986, 'rivelati' nei giorni scorsi dal 'pentito' Francesco Marino Mannoia, riportiamo oggi le dichiarazioni del primo segretario del Pr, Sergio Stanzani e del deputato Massimo Teodori.

SERGIO STANZANI, primo segretario Partito Radicale

Siamo l' unico partito che ha fatto della trasparenza economica, sin dall' inizio, ragione essenziale della propria esistenza. Nessun altro partito o forza politica ha mai reso conto con tanta assoluta, totale, pignolesca precisione del denaro e delle iscrizioni ricevute.

Se le nostre iniziative sui temi della giustizia, la battaglia sul processo Tortora, l'attenzione al problema delle carceri e dei detenuti hanno generato iscrizioni provenienti da carcerati e dai loro familiari è un fatto non solo legittimo ma positivo.

Non facemmo mistero dell' arrivo d' iscrizioni dalle carceri di tutta Italia ed anche, lo dicemmo pubblicamente allora, dall' Ucciardone. Era ed è a disposizione di tutti la pubblicazione che facemmo con l'elenco degli 11.011 iscritti di quell'anno.

Ma il problema reale è quello del pentitismo: a cosa si presta questo pentito, in quali giochi è invischiato? Perchè il giudice Falcone si comporta ora in un certo modo? I magistrati hanno l'obbligo di motivare il proprio comportamento, che in questo caso è difforme da quelli precedenti.

MASSIMO TEODORI, deputato radicale

Nessun magistrato, nessun giornalista, nessun politico può indicare una qualsiasi scelta politica del Pr condizionata da interessi mafiosi.

Sul ruolo dei pentiti è il caso di ricordare le splendide cose dette da Sciascia: questo pentitismo ha ulteriormente distrutto il quadro della legalità e della giustizia in Italia.

Occorre al più presto determinare un' invenzione di rotta assolutamente radicale.