Roma, 15 dicembre - N.R. - Nell'ambito della legge finanziaria la Camera ha respinto un emendamento del deputato radicale Domenico Modugno che chiedeva un finanziamento di 50 miliardi annui per il prossimo triennio per avviare un programma volto al reinserimento sociale ed all'avviamento professionale dei malati di mente.
Nonostante nel suo intervento Modugno abbia evidenziato come la situazione manicomiale appaia in tutta la sua gravità e drammaticità anche nelle relazioni del Ministero della Sanità e come a tutt'oggi ancora 35.000 persone siano segregate nei manicomi; nonostante altri Gruppi, tra cui quello comunista con Benevelli e quello Verde con Bassi Montanari, abbiano apertamente appoggiato l'emendamento, questo è stato respinto.
"Al di là delle convinzioni di ciascuno sulla 180 - ha dichiarato Modugno - era importante bloccare a favore dei malati di mente alcuni fondi altrimenti dispersi tra le mille voci della spesa sanitaria. Al di là di questo, comunque, voglio dire che questa legge finanziaria poteva essere votata a scatola chiusa.
La maggioranza è come un riccio sulle proprie convinzioni ed i colleghi che ne fanno parte sembra non siano disposti neppure a sentire le argomentazioni contrarie. Questa situazione si evidenzia soprattutto nelle proposte relative agli interventi sociali. Tutto ciò è a mio avviso molto grave e dimostra colpevole insensibilità; purtroppo quasi certamente altri emendamenti a cui tengo molto, ed in particolare quelli a favore degli handicappati, per l'abbattimento delle barriere architettoniche nei cinema, nei teatri e nei musei, quello per l'assistenza sanitaria dei cittadini extracomunitari e quello per una campagna contro l'epatite virale nell'area metropolitana di Napoli, seguiranno il destino dell'emendamento oggi bocciato".