Roma, 15 dicembre -N.R.- Antonio Stango, membro della segreteria del Partito Radicale e presidente del Comitato Italiano Helsinki, ha così commentato la notizia della morte di Andrej Sacharov:
"Nell'apprendere, con profondo dolore, della scomparsa del personaggio più significativo del dissenso sovietico, desidero sottolineare che in realtà Andrej Sacharov, e non Gorbaciov, ha rappresentato il vero volto della svolta sovietica degli ultimi anni. E' stato lui il simbolo della volontà di un intero popolo di resistere al totalitarismo, ed è su questa volontà che si sono potute innestare le riforme, ancora largamente insufficienti, che in Unione Sovietica si stanno attuando. Sacharov inoltre ha costituito nel Congresso dei Deputati del Popolo - ancora nella sessione di questi giorni - la punta più avanzata, e come sempre razionale quanto decisa, del riformismo democratico; e non ha mancato fino all'ultimo momento di sollecitare l'opinione pubblica sovietica (che aveva contribuito a formare più di ogni altro) e quella internazionale affinché si battessero per la causa dei diritti umani. Ricordo, in particolare, il suo appello per la liberazione del giornalista indipendente Serghej Kuznetsov, condannato
poche settimane fa a tre anni di lager per aver criticato il KGB e sottoposto a ripetuti maltrattamenti da parte della polizia.
Scompare con Andrej Sacharov uno dei più grandi interpreti del nostro tempo e del desiderio di libertà e di giustizia che sta animando, in tanta parte del mondo, le trasformazioni in atto in questa fine di secolo. Sta a tutti noi cogliere, nei fatti, la grande lezione che ci viene dal suo pensiero e dalla testimonianza della sua vita."