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Agora' Agora - 19 dicembre 1989
ROMANIA: DICHIARAZIONE DI ADELAIDE AGLIETTA SULL'ECCIDIO IN CORSO IN ROMANIA. IL PARLAMENTO EUROPEO CHIEDE INTERVENTI PER SPAZI DI DEMOCRAZIA IN ROMANIA. LA RISOLUZIONE VOTATA ALL'UNANIMITA'.

Roma, 19 dicembre -N.R.- Le notizie relative alla situazione in Romania danno l'evidenza drammatica delle immagini a quanto già tutti conoscevamo: l'esistenza in quel paese di un regime repressivo e autoritario fondato sulla negazione assoluta e brutale della libertà e della democrazia e sulla legge della forza affidata alla violenza delle forze militari e di polizia.

Sta a noi oggi sollecitare tutti i paesi della Comunità, come ribadito nelle due risoluzioni approvate nelle ultime due sessioni del Parlamento Europeo, e i loro governi a fare con decisione quanto fino ad oggi è stato più detto che fatto. Usare di tutti gli strumenti diplomatici ed economici per isolare il dittatore Ceausescu e per appoggiare la lotta di libertà e democrazia iniziata dal popolo romeno. Farlo con decisione e con forza per impedire che le piazze romene, per colpevole negligenza della nostra Comunità e dei nostri paesi, si trasformino nelle prossime ore in tante Tien-an-men.

Abbiamo sollecitato un dibattito alla Camera dei Deputati -e tenteremo di attivarlo in altri Parlamenti- affinchè non manchi una prima immediata e chiara risposta da parte degli eletti dai popoli della Comunità.

**************

Il Parlamento Europeo ha approvato nei giorni scorsi all' unanimità una risoluzione sulla Romania presentata da Adelaide Aglietta, assieme ad altri deputati di quasi tutti i gruppi politici al Parlamento Europeo. La risoluzione fa seguito ad un'altra votata dal PE a novembre.

QUESTO IL TESTO DELLA RISOLUZIONE

Presentata dagli on. Dury e Sakellariou, del gruppo socialista; Lucas Pires, Deprez, Penders e Lagakos, del gruppo PPE; Lamassoure, del gruppo Liberale; Newton Dunn, gruppo ED; De La Malene, gruppo RDE; BIornvig, gruppo Arcobaleno; Vecchi, gruppo GUE; Aglietta gruppo dei Verdi al PE

Volta a sostituire le proposte di risoluzione degli onn.

- Deprez e altri, a nome del gruppo PPE (B£-674/89)

- Newton Dunn, a nome del gruppo ED (B3-681/89)

- Imbeni ed altri, a nome del gruppo GUE (B3-685/89)

- Aglietta, a nome del gruppo dei Verdi al PE (B3-694/89)

- De la Malene e altri, a nome del gruppo RDE (B3-698/89)

- Duri e altri, a nome del gruppo socialista (B3-722/89)

Sulla situazione in Romania

Il Parlamento Europeo,

A.considerando il Congresso del Partito Comunista rumeno tenutosi dal 18 al 26 novembre 1989, la riaffermazione del ruolo centrale del partito, il rifiuto di introdurre qualsiasi riforma e il perdurare del sistema di governo mediante decreti;

B. deplorando la condanna da parte del presidente Nicolae Ceausescu del processo di democratizzazione in atto in altri paesi dell'Europa Centrale e orientale;

C. considerando che, malgrado le proteste nazionali e internazionali, le autorità rumene proseguono la loro politica di violazione sistematica dei diritti dell'uomo e, in particolare, il loro programma di concentrazione della popolazione di 13.000 villaggi in 558 "complessi agroindustriali" e altri 2200 "centri comunali";

D. considerando i sacrifici economici imposti alla popolazione per soddisfare il debito estero, al prezzo del razionamento alimentare ed energetico;

E. ricordando che la Repubblica Popolare Rumena è firmataria degli Accordi di Helsinki nell'ambito della competenza per la sicurezza e la Cooperazione in Europa;

F. considerando il trattamento discriminatorio riservato alla minoranza ungherese e a tutte le altre minoranze in Romania;

G. sapendo del fermo e dell'arresto domiciliare inflitto al bibliotecario Valentin Minai per le critiche espresse tramite Radio Canadà;

H. sapendo della repressione esercitata contro il professore dell'Università di Jasi, Dan Petrescu, esonerato dall'incarico;

I. considerando la lettera inviata il 6 dicembre 1989 al presidente Ceaucescu dal presidente ungherese Mattyas Szuros per protestare contro le molestie di cui sono oggetto il pastore Laszlo Toekes e la sua famiglia per aver difeso la minoranza ungherese;

J. considerando che Doina Cornea, Mariana Marine e Gabriel Andrescu proseguono uno sciopero della fame in segno di protesta contro Nicoale Ceaucescu che a capo del Partito Comunista rumeno e delle violazioni sistematiche dei diritti dell'uomo in Romania;

K. considerando che da venerdì scorso l'abitazione di Doina Cornea è circondata da filo spinato;

L. sapendo che Dan Petrescu e Luca Pitu sono attualmente costretti agli arresti domicialiari dalle autorità rumene;

M. preoccupato della sorte riservata ai 14 firmatari dell'appello lanciato contro la rielezione di Ceaucescu, persone di cui si è persa notizia;

N. dichiamandosi alle sue precedenti risoluzioni nelle quali esigeva dalle autorità rumene il rispetto dei diritti dell'uomo nella Repubblica popolare di Romani;

1. condanna la politica di violenza e di repressione praticata da Ceaucescu ed isorge contro le violazioni dei diritti dell'uomo che si perpetuano e si radicalizzano proprio nel momento in cui l'Europa Centrale ed Orientale si aprono alla democrazia parlamentare;

2. sollecita le autorità rumene a scarcerare immediatamente i detenuti reclusi per aver esercitato questi diritti e chiede loro di metter fine alle pressioni esercitate sulla popolazione sia a livello individuale che collettivo;

3. invita i ministri degli Affari Esteri riuniti nell'ambito della Cooperazione politica a fissare una posizione europea comune sulla Romania e chiede alla Commissione, al Consiglio e ai governi degli Stati membri di continuare ad esercitare pressioni diplomatiche e commerciali, congelando in particolare i negoziati e gli accordi commerciali tra la CEE e la Romania;

4. chiede all'Unione Sovietica e ai Paesi membri del COMECOM di assumere un atteggiamento inequivocabile e di prendere adeguate misure nei confronti del regime rumeno, tenuto conto delle relazioni commerciali sempre più strette fra la Romania e L'URSS;

5. auspica che il popolo rumeno possa infine recuperare la sua libertà mediante l'istituzione di un regime democratico realizzata tramite lo svolgimento di elezioni libere e segrete;

6. incarica il suo presidente di trasmettere la presente risoluzione al governo rumeno, alla Commissione e ai ministri degli affari Esteri riuniti nell'ambito della cooperazione politica.

 
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