DICHIARAZIONE DI SERGIO D'ELIA, DELLA SEGRETERIA DELPARTITO RADICALE.
Roma, 20 dicembre - N.R. - Sul Rapporto del Prefetto Parisi sul pericolo di ripresa del terrorismo, di cui il Giornale ha pubblicato oggi stralci, mentre è iniziato in Parlamento l'esame delle proposte di legge sull'indulto ai terroristi, Sergio D'Elia, ex dirigente di Prima linea, segretario federale del Partito Radicale, ha dichiarato: "Dagli stralci riportati (dal Giornale) del 'Rapporto' del capo della Polizia Parisi sappiamo troppo poco per poter esprimere un giudizio sulla ripresa del terrorismo. Quel poco che ci viene detto (dal Giornale), 'torna il pericolo rosso', mi pare troppo rozzo, e 'rosso', per essere credibile. Ma, considero, se si tratta di un rapporto fatto di vere informazioni su pericoli reali, non dovrebbe essere difficile scongiurarli, prevenendo azioni che si sanno da parte di attori conosciuti. Invece, se il 'Rapporto Parisi', che è 'fuoriuscito' dagli ambiti istituzionali balzando agli orrori della cronaca (del Giornale), ha altri scopi, allarmistici o propagandistici, allora c'è da
vvero da temere qualche pericolo. Noto intanto una coincidenza tra la pubblicità del 'Rapporto Parisi' e l'inizio dell'iter parlamentare delle proposte di legge sull'indulto per i detenuti politici. Chi vuole ostacolare il processo di uscita dall'emergenza? Che è uscita non tanto dal 'pericolo terrorista' (fu vera destabilizzazione?), quanto dal sistema (quanto mai stabilizzato) delle (dalle) leggi e processi speciali, dei (dai) delitti e castighi 'politici'."