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Agora' Agora - 22 dicembre 1989
ROMANIA RR-POPESCU: SOTTO CONTROLLO LE LINEE TELEFONICHE DEGLI OPPOSITORI RUMENI IN ITALIA? DISTURBATA INTERVISTA DI 'RADIO RADICALE' AD ARBORE POPESCU. INTERROGAZIONE PARLAMENTARE.

Roma, 22 dicembre -N.R.- 'Radio Radicale' denuncia un fatto verificatosi ieri. Intorno alle ore 13.15, Rita Bernardini, caporedattrice di RR, stava effettuando un'intervista telefonica con il prof. Grigore Arbore Popescu, sulla situazione in Romania. Popescu è uno scrittore rumeno che vive da anni in Italia, critico d'arte, docente universitario, presidente del Centro Studi per la Latinità Orientale. Dopo circa venti minuti, quando è stato chiesto a Popescu cosa ne pensasse della manifestazione convocata dal Pr per sabato 23 a sostegno del popolo rumeno, si è intromessa una voce deformata che rendeva impossile la comunicazione. L'interferenza si è protratta per circa due minuti. Anche un secondo tentativo con una nuova telefonata, è stato reso impossibile dalla stessa interferenza. Il fatto che un simile controllo telefonico possa essere possibile anche in Italia riempie di preoccupazione circa la sicurezza personale dei rumeni che vivono nel nostro Paese e sui loro familiari in Romania.

ALCUNI STRALCI DELL'INTERVISTA A POPESCU.

RR: Come si presenta l'opposizione al regime di Ceacescu in Romania?

POPESCU: Come si può presentare un'opposizione in una prigione dove manchi l'aria? Io direi che l'opposizione è formata da tutto il popolo rumeno. Quella parvenza di legalità del regime si è sempre mantenuta e si mantiene ancora di più oggi con la forza.

RR: Volendo pensare e soprattutto sperare nell'abbattimento di questo regime, la classe politica che dovrà sostituirlo come potrà essere organizzata e quanto tempo ci vorrà?

POPESCU: Sarà un processo estremamente difficile perchè Ceaucescu ha praticamente decimato l'intellettualità del Paese e io lo dico per inciso, in modo che ci senta, nell'attuale ufficio politico e nell'attuale Comitato Centrale non c'è più quasi traccia dell'intellettualità: sono stati adottati criteri di promozione al vertice del Partito e dello Stato che eludono completamente la nozione di professionalità e di cultura. Eppure ci sono ancora delle oasi, delle isole di pensiero ancora saldo e di capacità di agire. Occorre coagulare queste forze che già fioriscono in questi ultimi tempi intorno al Fronte di Salvezza Nazionale che non è uscito completamente allo scoperto per non essere distrutto sul nascere; intorno a vari gruppi di dissidenza soprattutto di scrittori e intellettuali in senso lato e intorno ai nuclei operai delle grandi città. Questi gruppi avranno bisogno di tempo per riorganizzarsi altrimenti il passaggio al nuovo, se avverrà troppo rapidamente, sarà un passaggio di anarchia perchè il vecc

hio regime sarà ancora duro.

RR: Come giudica l'atteggiamento degli Stati europei nei confronti della Romania in questi ultimi anni?

POPESCU: Devo dire che da molto tempo gli Stati Europei sono stati compiacenti. Anche la stampa, senza voler colpevolizzare nessuno, è stata molto compiacente perchè Ceaucescu è stato presentato fino a non molto tempo fa, eccetto certi giornali anche italiani, come il 'ragazzo terribile' dei Paesi socialisti, anche se aveva settanta anni, perchè si opponeva a certe iniziative di Mosca; e si dimenticava che all'interno il regime era più staliniano di quanto non fosse Mosca. Ceaucescu è stato sempre utilizzato in chiave antisovietica e dal momento in cui, con l'arrivo di Gorbaciov, gli Stati Uniti hanno potuto discutere faccia a faccia con l'Urss, allora si è scoperta la questione rumena.

L'INTERROGAZIONE PRESENTATA DA FEDERALISTI EUROPEI, VERDI ARCOBALENO E SOCIALDEMOCRATICI.

Peppino Calderisi, Massimo Teodori, Sergio Stanzani, Mauro Mellini (Federalisti Europei) Francesco Rutelli, Adelaide Aglietta (Verdi Arcobaleno), Giovanni Negri (Psdi)

Al Ministro degli Interni

Per sapere - premesso che :

- da diverse parti d'Italia vengono segnalate intimidazioni e minacce, da parte di sconosciuti, nei confronti di esuli romeni ospiti del nostro paese che manifestino solidarietà verso il loro popolo, vittima della feroce repressione da parte del regime di Ceausescu;

- a Roma, nel corso di recenti manifestazioni di protesta davanti all'ambasciata di Romania, personale dell'ambasciata ha fotografato dall'interno i manifestanti, fra i quali decine di esuli romeni;

- tutti gli esuli romeni sottolineano il timore di violenze nei loro confronti da parte di agenti dei servizi politici di sicurezza romeni operanti nel nostro paese;

- in particolare, sembra essere controllato ed è sottoposto a frequenti disturbi il telefono del Prof. Grigore Arbore Popescu, noto storico dell'arte romeno oggi residente a Treviso, che ha rilasciato interviste nei giorni scorsi alla RAI, a Radio Radicale (telefonicamente il 21 u.s., con numerosi disturbi che possono essere documentati dalla registrazione effettuata) ed a diversi giornali italiani;

1. Se sia a conoscenza della presenza di agenti romeni operanti sul territorio italiano per controllare, intimidire e reprimere gli oppositori del regime di Ceausescu.

2. Quali misure intenda adottare per garantire la loro sicurezza ed il libero esercizio, da parte loro, del diritto di manifestare il proprio pensiero ed operare pacificamente per la salvezza e la libertà del proprio popolo.

 
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