Emma Bonino, presidente del Partito Radicale, ha dichiarato:

"L'esecuzione di Ceausescu è stata, a mio avviso, un errore: ha privato il mondo della possibilità di conoscere e denunciare, attraverso un processo che avrebbe avuto una valore storico pari se non superiore a quello di Norimberga, le tremende complicità delle democrazie occidentali con il dittatore rumeno; ha privato il popolo rumeno della possibilità di annunciare la fine di una ideologia che ha sempre subordinato la vita delle persone ai presunti interessi dello Stato.

Proprio chi, come noi radicali, ha dimostrato da anni vera e profonda amicizia con il popolo rumeno e i suoi dissidenti, ha oggi la responsabilità di avvertire la nuova classe dirigente democratica rumena che solo dalla difesa rigorosa dello stato di diritto, solo dall'affermazione del sacro valore della vita, anche nei confronti del più feroce assassino, potrà essere costruità una società capace di rimuovere le cause che hanno consentito l'affermarsi del regime totalitario di Ceausescu.

Confermando la mia solidarietà fattiva con il Comitato di salvezza nazionale al quale continuerò a fornire, a partire dalle mie responsabilità, tutto l'aiuto necessario, auspico che la nuova classe dirigente rumena possa trovare, fin dalle prossime ore, la forza d'inviare al proprio paese e al mondo un segno e una indicazione di tolleranza e non di vendetta".