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Cicciomessere Roberto - 4 gennaio 1990
TERRORISTI-PR - DICHIARAZIONE DI SERGIO D'ELIA SULLE AFFERMAZIONI DI TROMBADORI SUI RAPPORTI TRA EX-TERRORISTI E PR E OCCHETTO.

Roma, 4 gennaio - N.R. - Sergio D'Elia, già appartenente a Prima Linea, consigliere federale del Pr, risponde ad Antonello Trombadori che, intervenendo ieri sulla proposta di indulto agli ex terroristi aveva disapprovato la loro presenza al C.F. del Partito radicale che così ne avrebbe riconosciuto le ragioni di terroristi. Nella stessa dichiarazione, Trombadori aveva poi ricordato ad Occhetto, intervenuto ieri ai lavori del C.F., che Franceschini, uscito dalla Fgci di Reggio Emilia per fondare le Brigate Rosse, aveva pronosticato un reincontro col Pci sulle barricate, mentre questo sarebbe, invece, avvenuto grazie a Pannella.

"Non so se le dichiarazioni di Trombadori abbiano a che fare più con la sua autobiografia che con l'attualità del dibattito interno al Pci. Fautore e nostalgico dei tempi dell'Unità Nazionale e della Resistenza e di quanto è stato compromesso in termini di diritto, di libertà individuali e legalità democratica, Trombadori non può riconoscere le ragioni del terrorismo degli anni '70 per non smentire o tradire le proprie ragioni e responsabilità. Per questo, Trombadori non può riconoscersi nemmeno nelle ragioni di Occhetto che, proponendosi di superare il blocco ultraquarantennale del sistema politico italiano, con esso vuole superare anche le ragioni del terrorismo nel nostro paese che da quel blocco di potere origina ed è stato strumentalizzato. Una cosa giusta Trombadori osserva, e se ne dispiace: l'incontro tra Franceschini ed Occhetto non è avvenuto sulle barricate ma sulle linee della nonviolenza, grazie a Marco Pannella, che dei terroristi ha riconosciuto le ragioni di non rassegnazione al potere, ma ha

anche denunciato, con rigore, i metodi violenti che lo supportavano".

 
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