Roma, 6 gennaio -N.R.- Peppino Calderisi, capogruppo Federalista Euroepo della Camera, interviene a proposito del referendum per la riforma elettorale e le dichiarazioni del socialista Giuliano Amato.
" Amato sbaglia quando afferma che il referendum sulla legge elettorale verrebbe dichiarato inammissibile dalla Corte Costituzionale perchè provocherebbe un vuoto tale da impedire il funzionamento di una istituzione essenziale.
Sbaglia perchè non sembra conosca il quesito refeendario. L'esito del referendum sarebbe infatti quello di abrogare alcune parti della legge, lasciando in vigore una normativa perfettamente funzionante, senza provocare alcun vuoto legislativo. Per il Senato verrebbero eletti nei 238 collegi altrettanti senatori con il sistema uninominale ad un turno, i restanti 77 senatori verrebbero eletti con l'attuale sistema proporzionalistico dei quozienti regionali. Nè vi sarebbe alcun motivo di inammissibilità sul piano della leggibilità e chiarezza del quesito.
Il referendum avrebbe l'effetto di attuare la volontà del Costituente che si espresse esplicitamente per il sistema del collegio uninominale e non per quello proporzionalistico, approvando il 7 ottobre 1947 l'ordine del giorno Nitti.
Sul piano politico Amato ha una pretesa inammissibile: che la riforma elettorale potrebbe essere affrontata solo con il referendum propositivo. Ma il referendum propositivo non è prtevisto dalla Costituzione: sarebbe solo uno strumento plebiscitario nelle mani di chi, come il Psi, detiene tutti i mezzi d' informazione dalla Rai alle Tv di Berlusconi.
Il referendum propositivo non avrebbe neppure il vincolo di essere ancorato a norme di legge in vigore, prestandosi così a pericolosissime manipolazioni del quesito da sottoporre agli elettori."