Roma, 12 gennaio 1990 - Dichiarazione di Peppino Calderisi, Presidente del Gruppo Federalista europeo.
"Questa legislatura non si tocca. Un sesto scioglimento anticipato del Parlamento su dieci legislature rappresenterebbe una rottura inammissibile della Carta Costituzionale. Per questo il Presidente della Repubblica e i Presidenti delle Camere devono difenderla a spada tratta esigendo il pieno e assoluto rispetto della Costituzione scritta contro ogni prassi partitocratica.
Per questo occorre che si costituisca subito una Lega per la difesa della decima legislatura con parlamentari di ogni parte politica. Coloro che, come Bodrato, paventano il rischio di elezioni anticipate, si facciano anch'essi promotori di questa iniziativa.
Il referendum sulla legge elettorale non può infatti costituire alcun alibi. L'uso di uno strumento previsto dalla Costituzione (l'articolo 75 non esclude affatto la materia elettorale) non può essere tacciato da nessuno di favorire lo scioglimento delle Camere. Destabilizzatori delle istituzioni sarebbero coloro che volessero impedire l'esercizio di un diritto costituzionale.
La riforma del sistema elettorale é del resto un'esigenza imprescindibile, occorre dedicarvi questa seconda metà della legislatura.
Il fatto che il referendum riguardi solo il Senato e non la Camera (sia pure per soli motivi tecnici) è, tutto sommato, un pregio perché consente una sperimentazione e un gradualismo nell'ambito dell'uso di uno strumento necessario per superare il blocco dei veti incrociati e dell'immobilismo.