Il 16 gennaio verrà consegnato alle ambasciate cecoslovacche a Mosca, Belgrado, Bucarest, Budapest, Lisbona, Madrid, Parigi, Bruxelles, Roma, Atene il testo della lettera-appello dell'esponente radicale cecoslovacco John Bok, in digiuno dall'11 gennaio per l'abrogazione della pena di morte in Cecoslovacchia.
APPELLO - LETTERA
Al Presidente della Repubblica cecoslovacca
Al Presidente del Parlamento federale cecoslovacco
Il Partito radicale transnazionale nutre la speranza e chiede che si dia avvio immediato all'iter legislativo teso all'abrogazione della pena di morte in Cecoslovacchia.
L'esponente radicale John Bok -sostenuto anche da altri cittadini cecoslovacchi- sta conducendo a questo scopo dallo scorso 11 gennaio un digiuno di dialogo e di speranza, rivolgendosi sia al parlamento federale cecoslovacco, sia al Presidente Vaclav Havel, affinchè si sappia far presto, si sappia coerentemente associare al duro e felice impegno per la rigenerazione delle istituzioni democratiche quello per il superamento definitivo di norme penali che quella rigenerazione sappiano interpretare e fare vivere. E questo tanto più vale per la sanzione capitale, la cui previsione in un ordinamento giuridico costituisce un grave ostacolo al pieno esplicarsi della convivenza civile, e della democrazia fondata sul diritto.
Nel corso del suo recente Consiglio federale -riunito a Roma dal 2 al 7 gennaio scorsi- il Partito radicale aveva formulato un tale auspicio e una tale richiesta, rivolgendosi ai numerosi paesi che nel mondo tutt'ora contemplano la pena capitale tra le sanzioni penali, ed esortando tutti gli aderenti a quella Internazionale federalista e nonviolenta in cui il Partito radicale transnazionale a transpartito si è costituito a mobilitarsi affinchè il primo diritto del cittadino - sia egli reo o innocente -, il diritto alla vita di ciascuno sia salvaguardato, nel rispetto dell'imperativo assoluto del "non uccidere", della sacralità e della credibilità stessa del Diritto.
A pochi giorni da quella deliberazione il Partito radicale è oggi accanto a John Bok, e alla sua civile, ragionevolissima iniziativa nonviolenta di dialogo, che egli sta conducendo con altri radicali cittadini cecoslovacchi.
E' per questo che -con speranza e fiducia- i radicali sono oggi davanti alle rappresentanze diplomatiche di Praga in tutta Europa; con la speranza e la fiducia che la rinascente democrazia cecoslovacca sappia dare riscontro a una richiesta e a una volontà che è di certo condivisa da tutti i cittadini che credono nella democrazia e nella giustizia. Con la speranza e la fiducia che la rinascente democrazia cecoslovacca sappia donare all'Europa e al mondo intero una nuovo segnale di civiltà, per la vita del diritto e per il diritto alla vita.