UNA SETTIMANA DI INIZIATIVA DEL PARTITO RADICALE TRANSNAZIONALE.John Bok, esponente del Partito radicale cecoslovacco, ha iniziato giovedì 11 gennaio a Praga un digiuno per chiedere che venga immediatamente posta all'ordine del giorno del Parlamento federale l'abolizione della pena di morte dall'ordinamento cecoslovacco. Bok - che come si ricorderà guidava la delegazione dei cecoslovacchi al recente Consiglio Federale del PR, a Roma - ha fatto recapitare domenica scorsa una lettera al Presidente della Repubblica Vaclav Havel e al Presidente del Parlamento federale, Alexander Dubcek, nella quale un gruppo di radicali cecoslovacchi chiedevano l'avvio immediato dell'iter legislativo per l'abrogazione totale della pena di morte.
E' già stata fissata a Praga per le ore 15.00 di giovedì 18 gennaio una manifestazione indetta dai radicali davanti al Parlamento Cecoslovacco.
Il Partito radicale - l'internazionale federalista e nonviolenta in cui il partito radicale si è costituito - ha indetto per martedì 16 gennaio una serie di manifestazioni simultanee davanti alle Ambasciate cecoslovacche in tutta Europa (a Mosca, Bucarest, Belgrado, Madrid, Lisbona, Budapest, Parigi, Bruxelles, Atene, Roma), a sostegno della iniziativa nonviolenta intrapresa da John Bok, e a sostegno delle istituzioni cecoslovacche, affinchè esse sappiano donare all'Europa e al mondo un nuovo segnale di civiltà e una conferma di credibilità della riconquistata democrazia.
Dalla mezzanotte del 16 gennaio, poi, centinaia di radicali di tutta Europa si associeranno al digiuno di John Bok, in attesa che la giornata della manifestazione praghese rechi novità importanti. (Il Codice penale cecoslovacco prevede che la sanzione capitale per impiccaggione) possa essere comminata per diversi reati, quali l'omicidio, i delitti contro lo stato, quelli contro gli stati socialisti alleati, i dirottamenti, il genocidio. Tra il 1985 e l'88 Amnesty International ha ricevuto segnalazioni di cinque esecuzioni, ma si ritiene che il loro numero sia stato più elevato. Oggi il Segretario radicale Stanzani e la Presidente Bonino guideranno una delegazione che raggiungerà le ambasciate a Roma di Belgio, Brasile, Burkina Faso, Costa d'Avorio, Israele, Nigeria, Polonia, Stati Uniti, Ungheria, Unione Sovietica, Yugoslavia, (paesi che mantengono la pena di morte e nei quali il Partito radicale è presente e attivo) alle quali consegneranno il documento approvato all'unanimità dal recente Consiglio Federale
del PR, e che così recita:
"Il Partito radicale transnazionale chiede che immediatamente venga avviato l'iter legislativo teso alla espulsione della pena di morte dall'ordinamento giuridico del Suo paese, in nome della sacralità della vita umana, in nome dell'imperativo assoluto del Non Uccidere, assunto dal Partito radicale come proprio senza eccezione alcuna, e afferma che la sola permanenza della previsione legislativa, anche non applicata, della sanzione capitale costituisce un esplicito e grave ostacolo al pieno esplicarsi della convivenza civile".
Mercoledì 17 - digiuno a sostegno dell'iniziativa nonviolenta condotto da John Bok, iniziata l'11 gennaio per l'avvio immediato dell'iter legislativo per l'abolizione della pena di morte in Cecoslovacchia.