Per sapere, premesso che:
- il SIULP ha recentemente reso pubblici i dati relativi al ser-
vizio di scorta effettuato dalla Polizia di stato nella citta' di Roma;
- da queste informazioni risulta che attualmente per la protezio-
ne di circa 200 persone vengono impiegati circa duemila agenti, che le auto blindate impegnate sono trecento ( il cui costo e' calcolato in 100/150 milioni ciascuna); che la "amministrazione" di questo servizio impegna altre seicento persone;
- complessivamente questo servizio distrae dalle funzioni normali
circa il 30 per cento dell'organico DIGOS, il 40 per cento dell'organico della polizia stradale, creando quindi una situazione assai squilibrata, che fa si' che per l'emergenza immediata sulla citta' rimangano solo settecento uomini;
- tutti gli operatori interessati, e la stessa DIGOS, ritengono
inutili il 95 per cento delle scorte (basti pensare che in Gran Bretagna, dove l'I.R.A. e' ancora molto attiva, gli addetti a scorte personali sono 156);
- che il costo complessivo di questo servizio ammonta a centinaia
di milioni l'anno;
- se non ritenga necessario procedere ad una drastica riduzione
di questo servizio, dopo aver verificato la reale necessita' delle scorte che troppo spesso soddisfano necessita' piu' legate alla ostentazione di uno "status symbol" di chi gode dell'utilizzatore della scorta;
- se non ritenga opportuno inoltre procedere finalmente alla at-
tuazione della legge di riforma (entrata in vigore tre anni fa), basata sui principi del coordinamento e del decentramento, legge con la quale si istituiva anche il "poliziotto di quartiere", figura centrale per il rafforzamento del rapporto di fiducia fra i cittadini e coloro che sono chiamati alla loro protezione.