Radio Radicale ha intervistato alcuni esponenti del partito liberale italiano sul tema del referendum elettorale.
Secondo Antonio Baslini, ex deputato liberale, "è indispensabile, per il nostro paese, modificare l'attuale sistema elettorale sia per i Comuni che per il Parlamento. La proporzionale non è oggi più sostenibile. Essa è il primo motivo dello sviluppo abnorme della partitocrazia; è indispensabile tornare ad un sistema maggioritario. Io difendo il referendum: forse il mezzo referendario non è il più indicato per una nuova buona legge elettorale, però è l'unico sistema per cercare di smuovere le cose. Tutti denunciano l'ingovernabilità del paese, però, se non facciamo qualcosa, continueremo ad avere lo stesso sistema".
"Sono senz'altro disponibile, ha concluso Antonio Baslini, a far parte del Comitato promotore di questo referendum".
Secondo Gianmarco Brenelli, membro della direzione centrale del partito liberale, "è evidente che, dal dopoguerra, il sistema politico italiano è rimasto bloccato poiché i patteggiamenti e i veti incrociati rendono possibile una riforma attraverso la via parlamentare".
"Sono favorevole, ha ribadito Salvatore Valitutti, Presidente del partito liberale italiano, al referendum abrogativo parziale che concerne l'elezione dei senatori. Questo è un referendum che trasforma il collegio senatoriale in senso uninominale. A questo sono pienamente favorevole. Certo, continua il presidente del PLI, sarebbe meglio fare queste cose con una legge, senonché la legge non la vuole fare nessuno. Non possiamo continuare a mantenere questo sistema, che ha già prodotto tanti guai e che ha fatto decadere la rappresentanza parlamentare".
"Per quello che riguarda, invece, il referendum riguardante l'elezione dei consigli comunali, non credo sia positivo, essendo proponibile come referendum abrogativo parziale solamente l'estensione del meccanismo maggioritario per tutti i Comuni".